Viareggio, bastonata in testa mentre corre. L’aggressore sparisce nella pineta
Il 50enne ha riportato delle ferite al volto medicate al pronto soccorso dell’ospedale Versilia. I due precedenti choc
VIAREGGIO. La pineta di Levante ancora una volta è stata teatro di un episodio grave: un uomo di circa 50 anni mentre stava correndo è stato colpito al volto con una bastonata da uno straniero che poi si è allontanato facendo perdere le tracce nella boscaglia. Lo sventurato ha riportato delle ferite al volto medicate al pronto soccorso dell’ospedale Versilia. Poi ha presentato denuncia contro ignoti.
Un gesto che riporta la mente indietro di qualche mese, quando, sempre nella pineta di Levante, si sono verificati altri due episodi simili.
Nel mese di luglio mentre faceva jogging Stefano Corsini, 50enne viareggino, residente al Campo d’Aviazione riportò anche lui una ferita in seguito ad una bastonata ricevuta da uno straniero che fu medicata con sei punti di sutura a una tempia. Stava correndo tranquillamente quando improvvisamente venne colpito nei pressi di Villa Borbone. Erano circa le 18, 30 quindi con altre persone che correvano ed altre che tornavano dal mare verso i campeggi. Nonostante questo però l’autore dell’aggressione non ebbe nessun timore a colpirlo.
Ad agosto, invece, l’imprenditore Angelo Lemmetti mentre portava a giro il cane poco dopo le 21 a fianco all’ex Collegio Colombo, vicino la sua abitazione in via Virgilio fu colpito con una pietra ad un occhio, anche in questo caso da un cittadino straniero rischiando di perdere un occhio. Un episodio che destò clamore e nel giro di pochi giorni il responsabile, un cittadino tunisino, fu individuato e arrestato dalla polizia: era uscito dal carcere dieci giorni prima fu trovato nei pressi della Torre Matilde l’accusa di lesioni gravissime.
L’ultimo episodio in ordine di tempo rievoca questi precedenti e cresce la preoccupazione fra le persone e per chi è abituato ad andare a correre in pineta per praticare sport. Occorre prestare dunque la massima attenzione e a questo punto non addentrarsi all’interno della pineta, ma correre lungo il viale dei Tigli, che in qualche modo almeno è più visibile.
Resta un fatto ingiustificabile che possano essere lasciati liberi soggetti pericolosi come questi, perché prima o poi potrebbe accadere qualcosa di estrema gravità, ed allora sarà troppo tardi per rimediare.
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