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Stop ai treni in Versilia: sarà un weekend di caos

di Gabriele Buffoni
Stop ai treni in Versilia: sarà un weekend di caos

Blocco dello snodo ferroviario dalle 23 di venerdì alle 5 di lunedì per la verifica bellica dell’area dove sorgerà il nuovo sottopasso

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VIAREGGIO. Sarà un fine settimana senza treni per la Versilia. Lo snodo ferroviario di Viareggio infatti sarà interamente chiuso alla circolazione dalle 23 di venerdì alle 5 del mattino di lunedì 15 settembre.

Nello specifico la circolazione dei treni sarà sospesa tra Pisa e Forte dei Marmi e tra Lucca e Viareggio, mentre i treni Freccia che connettono Roma e Genova saranno cancellati o limitati nel loro percorso a Pisa, con la cancellazione della sola tratta Pisa-Genova. Il motivo è semplice: nel fine settimana partirà il maxi-cantiere per la realizzazione del sottopasso ciclo-pedonale tra via San Francesco e via Porta Pietrasanta a Viareggio.

Si tratta di un’opera attesissima dai viareggini, che andrà a costituire l’attraversamento sotto la linea ferroviaria e creerà un nuovo asse tra una parte e l’altra della città – nello specifico tra il centro e le aree più periferiche – che manca fin dal 29 giugno 2009, giorno della strage ferroviaria che è costata la vita a 32 persone. E che portò anche al danneggiamento critico della passerella pedonale, fino ad allora passaggio frequentatissimo dai viareggini per attraversare l’area della ferrovia e poi abbattuta proprio per motivi di sicurezza.

Ma perché bloccare interamente il traffico ferroviario che transita dallo snodo di Viareggio? I motivi sono principalmente due: l’esecuzione di una prima, necessaria verifica bellica e un primo intervento che riguarda, nello specifico, lo spostamento del tubo principale dell’acquedotto.

Verifica bellica

Sono anni che Viareggio aspetta che questo progetto si concretizzi. E dopo la fase di progettazione vera e propria – avviata durante il periodo 2022-2023 e ormai portata a termine in ogni sua parte – a gennaio sembrava che tutto fosse pronto per partire con il cantiere. Tanto che si era iniziato a parlare di marzo per il via ufficiale ai lavori.

Così però non è stato. Le verifiche fatte con il geo-radar da parte degli specialisti incaricati da Mover (su indicazione della stessa amministrazione comunale) hanno infatti rilevato la presenza di tre masse metallipresenti alcuni metri sotto la superficie e la zona occupata dai binari. Un problema non trascurabile, soprattutto perché la zona della ferrovia viareggina, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu bersaglio di un accanito bombardamento. Dunque gli ammassi riscontrati con il geo-radar potrebbero effettivamente essere ordigni bellici dell’epoca potenzialmente inesplosi. E dunque pericolosi, se sollecitati durante un cantiere di proporzioni tali come quello per il sottopasso ferroviario. Una prima verifica bellica era stata così fissata lo scorso 13 giugno, in una finestra inizialmente garantita da Rete Ferroviaria Italiana. Ma in quella data, su richiesta pervenuta al Comune dalla stessa Rfi, la verifica non è stata eseguita e tutto è slittato a dopo l’estate.

La data prescelta, dunque, è quella di questo fine settimana: i tecnici verificheranno uno degli ammassi rilevati dal radar e valuteranno se si tratta o meno di un residuato bellico (e, nel caso, la sua pericolosità). Se si trattasse di un ordigno inesploso si innescherebbe tutta la procedura necessaria alla sua rimozione in sicurezza, mentre se così non fosse (potrebbe trattarsi di un semplice accumulo metallico) allora il cantiere potrebbe proseguire senza interruzioni. Una seconda verifica bellica è comunque prevista verso la fine dell’anno.

Si parte con i lavori

Indipendentemente dall’esito della verifica, però, il cantiere per il nuovo sottopasso ciclo-pedonale partirà. E lo farà in concomitanza con il controllo bellico sull’accumulo metallico rilevato, visto che rispetto alla tabella iniziale di marcia è stato accumulato un ritardo di alcuni mesi. Il secondo motivo per cui è stata bloccata la circolazione dei treni tra le 23 di venerdì e le 5 di lunedì prossimo è infatti legato alla presenza degli operai della ditta incaricata dal Comune di eseguire i lavori di spostamento del tubo principale dell’acqua che rifornisce la zona del centro città.

Nello specifico, dato che l’acquedotto passa nel punto in cui dovrà sorgere il sottopasso, il tubo dovrà essere spostato in una zona limitrofa: il compito degli operai in questo week-end sarà quindi di stendere il controtubo (ovvero un tubo di protezione) entro il quale sarà poi successivamente trasferito il tubo vero e proprio di conduzione dell’acqua quando, in una fase più avanzata del cantiere, saranno previsti i nuovi allacci.

Cantiere no-stop

Questo intervento sarà di fatto il primo atto dei lavori per un’opera «da 8 milioni di euro complessivi – annuncia l’assessore ai lavori pubblici Federico Pierucci attraverso i social – che cambierà la città collegando finalmente centro e periferie e consentendo in futuro di poter allentare la morsa del traffico in centro».

Se il traffico ferroviario, dopo le 5 di lunedì mattina, tornerà regolare, gli operai delle ditte incaricate dell’appalto porteranno avanti – nel periodo che andrà da questo fine settimana alla prossima verifica bellica, previsto entro fine anno – tutti i lavori preparatori da entrambi i lati del futuro sottopasso, quindi sia su via San Francesco che nell’area del parcheggio del supermercato Pam. Si tratta della preparazione delle aree di cantiere e varie opere edili preparatorie allo scav principale, che avverrà – se tutto andrà per il meglio – a inizio 2026. 

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