Aggressione al bagno Nettuno a Viareggio, la rabbia dei commercianti: «Abbiamo paura, non ci sentiamo protetti»
In carcere l’uomo che ha ferito tre persone con una bottiglia rotta: chiesta maggiore presenza di polizia municipale e forze dell’ordine
VIAREGGIO. Dall’invasione di veicoli che vanno, e soprattutto parcheggiano, dove vogliono, alle tende piazzate in mezzo alle aiuole. Fino alle aggressioni per motivi concreti (rubare) oppure futili. «C’è un clima di disinteresse totale nei confronti delle regole, grandi e piccole», dice Alessandro Fontana, presidente dei commercianti della Passeggiata. E alla fine c’è qualcuno che si sente libero di spaccare una bottiglia, usarla come un’arma e ferire tre passanti, come accaduto giovedì pomeriggio davanti al bagno Nettuno. A farne le spese il titolare dello stabilimento Oreste Giannessi e il cognato, il barista Simone Maiolani. Che l’altro giorno hanno aiutato a bloccare il giovane aggressore, poi arrestato dai carabinieri. Il ragazzo, di origine nordafricana, è stato portato in carcere a Firenze: dovrà rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
I commercianti spaventati
Il rispetto delle regole non è di casa in Passeggiata secondo Alessandro Fontana, presidente del Centro commerciale naturale del cosiddetto "salotto buono". Dalla sua visuale nel negozio Versilia E-bike, a due passi da piazza Mazzini - qualche tempo fa oggetto di una spaccata ripresa anche delle telecamere - Fontana scuote la testa: «I commercianti sono arrabbiati, non si sentono protetti. Noi vogliamo una presenza maggiore delle forze dell’ordine e soprattutto della polizia municipale, che deve garantire una copertura h24. È soprattutto l’orario di chiusura serale dei negozi che deve essere monitorato: quando usciamo dalle nostre attività, e penso soprattutto alle commesse, c’è paura». Il primo tratto della Passeggiata, dal Molo a piazza Mazzini, è il più insicuro: l’aggressione di giovedì al Nettuno l’ha confermato. L’anno scorso era stato proposto al Comune un progetto di sorveglianza con sei guardie giurate, pagate in gran parte dalle attività e con un contributo dell’amministrazione: ma non è andato in porto.
Pochi rinforzi
«Nel clou della stagione estiva, in pieno giorno, in Passeggiata. Cosa deve accadere di altro affinché si comprenda che manca un capillare presidio del territorio per i pochi uomini che hanno a disposizione le forze dell’ordine?». C’è amarezza e rabbia anche nelle parole di Confesercenti Viareggio, con il suo presidente Francesco Giannerini e il responsabile Daniele Benvenuti, dopo l’ennesimo atto di violenza in città. «Innanzitutto la nostra solidarietà e il sostegno a Oreste Giannessi, oltre che un augurio di pronta guarigione a lui e all’altro ferito - aggiungono Giannerini e Benvenuti - Viareggio ha bisogno di uomini che presidino il territorio. I rinforzi se sono arrivati non bastano, e comunque sono sottostimati rispetto a realtà come la costa romagnola. Ci uniamo alla richiesta di convocazione del Comitato dell’ordine pubblico che si dovrebbe tenere a Viareggio, per dare un segnale di presenza delle istituzioni sul territorio - concludono i vertici di Confesercenti Viareggio - chiedendo di allargarlo anche alle associazioni di categoria».
Il pressing dei parlamentari
Poche ore dopo l’aggressione al Nettuno, i parlamentari di centrodestra (Deborah Bergamini di Forza Italia, Elisa Montemagni della Lega e Riccardo Zucconi di Fratelli d’Italia) hanno chiesto che si riunisse immediatamente il Comitato provinciale per l’ordine pubblico, le cui fila vengono tirate dalla prefettura di Lucca. Un pressing, quello dei deputati del centrodestra, che deve però tener conto anche del fatto che sono loro la maggioranza al governo del Paese: a loro spetta il compito di dare garanzie sulla sicurezza e la certezza della pena per chi compie atti di piccola o grande criminalità. Non a caso gli imprenditori turistici che guardano storicamente con simpatia a questa parte politica sembrano i più insofferenti: si aspettano risposte concrete.
Le reazioni politiche
Il coordinamento comunale di Fdi ha chiamato a raccolta i suoi deputati. La comunicazione a firma di Marco Dondolini è stata inviata agli onorevoli Riccardo Zucconi, Alessandro Amorese, Chiara La Porta e intende far presente «la preoccupante escalation di atti di criminalità che stanno interessando la città di Viareggio». Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega, avvisa: «Le istituzioni locali smettano di minimizzare i problemi di sicurezza a Viareggio. Le forze dell’ordine sono encomiabili ma non basta, il Comune chieda il presidio dell’esercito. Il Comitato provinciale per l’ordine pubblico assuma decisioni straordinarie». Carlo Bigongiari, segretario provinciale di Forza Italia, «esprime ferma condanna per il grave episodio verificatosi di fronte al bagno Nettuno a Viareggio. Atti di vandalismo, danneggiamenti e comportamenti violenti che non possono e non devono essere considerati semplici fatti isolati». Secondo il Pd «il disagio è reale, e riguarda la vita quotidiana di tante cittadine e cittadini che oggi hanno paura a camminare da soli la sera e a vivere con serenità spazi urbani trascurati o non presidiati. Viareggio ha diritto a sentirsi sicura. Non solo raccontata come tale».