Il Tirreno

Versilia

Il personaggio

Giovanni Storti protagonista nel film sulle Alpi Apuane: la “missione” sulla ferrata più antica d’Italia


	Alcuni frame del trailer
Alcuni frame del trailer

L’attore e comico del celebre trio è da tempo impegnato su temi ambientali e biodiversità: l’opera è stata presentata al Trento film festival

2 MINUTI DI LETTURA





Il suo nome è associato inevitabilmente al celebre trio del cinema, del piccolo schermo e più generalmente della comicità italiana: Aldo, Giovanni e Giacomo. E negli ultimi tempi, anche (e soprattutto) sui suoi seguitissimi canali social, Giovanni Storti è in prima persona impegnato sui temi ambientali e di biodiversità. E lunedì scorso, 28 aprile, in anteprima per il Trento film festival è stato presentato il film “Tra natura e quota” con protagonista proprio Giovanni Storti e le Alpi Apuane.

Scritto e diretto da Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon, prodotto e distribuito da Cineblend Srl in collaborazione con il Club Alpino Italiano, nel film il comico milanese, «già da diversi anni appassionato narratore di temi ambientali, nonché praticante di trail, bici e escursionismo», è «alle prese con un obiettivo “mitico”, la Ferrata del Monte Procinto (la più antica d’Italia), e con la scoperta del territorio delle Apuane e dei problemi che ne minacciano la conservazione», spiegano direttamente dal Cai nella presentazione del trailer del film.

 

«Il filo rosso della narrazione – viene spiegato ancora – è doppio: da un lato la biodiversità, dall’altro il tema della gestione del rischio in montagna e della frequentazione consapevole. Tra i tanti compagni di viaggio anche Alessio Piccioli, presidente della Struttura operativa sentieri e cartografia del Cai, e Veronica Pierotti, che guida la sezione Cai di Forte Dei Marmi». «Anche ognuno di noi fa parte della biodiversità, e per questo dovremmo essere lungimiranti, prendercene cura», spiega Storti dalle pagine dello Scarpone, portale del Cai nazionale.

E dunque il film «si sviluppa in tre giornate di cammino tra paesaggi mozzafiato, biodiversità e attenzione alla sicurezza in montagna. Lungo il percorso, il protagonista incontra esperti e appassionati che vivono e proteggono quotidianamente l’ambiente apuano: dal biologo alla guida ambientale, dal tecnico del Soccorso Alpino all’esperto delle Apuane. Il viaggio inizia tra i profumi dell’Orto Botanico Pellegrini-Ansaldi, prosegue verso il Rifugio Puliti e culmina sulla storica Ferrata del Monte Procinto, la più antica d’Italia. Ogni tappa è l'occasione per raccontare storie di cura, conoscenza e amore per la montagna».

Accanto a Storti, tra gli altri, viene riepilogato dai promotori, oltre a Piccioli e Pierotti, come detto, Andrea Ribolini (guida ambientale), Elena Alberti (biologa), Gionata Landi (tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico) e Alberto Grossi (esperto di Apuane).

Apoteosi Pisa

L'analisi

Pisa promosso, quanto vale la Serie A? Le voci che contano e la cifra… da capogiro

di David Biuzzi
Sani e Belli