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«Studio e sport, così tutto è possibile». Parola di campioni (con la laurea): l’incontro a Viareggio

di Luca Pardini

	Restivo e Zazzeri (a destra, foto Paglianti)
Restivo e Zazzeri (a destra, foto Paglianti)

Dalle Olimpiadi all’Università, sempre con la stessa passione: «Come fare? Pazienza, impegno e disciplina per riuscire»

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VIAREGGIO. Una mattinata speciale, quella di mercoledì 27 novembre, per i ragazzi delle prime della scuola media Raffaello Motto. I giovanissimi studenti, in occasione del primo incontro del progetto “Adotta un campione”, hanno avuto l’opportunità di trascorrere un paio d’ore in compagnia di due atleti, membri della squadra nazionale italiana di nuoto, ed entrambi presenti ai recenti Giochi olimpici di Parigi: Lorenzo Zazzeri e Matteo Restivo. Obiettivo dell’incontro era quello di dare una testimonianza tangibile, alle giovani e avide menti di domani, che la scuola e lo sport sono due binari che non si escludono, anzi si completano.

L’evento

Zazzeri e Restivo, infatti, oltre ad avere raggiunto le più alte vette della loro disciplina, hanno portato avanti, di pari passo, il loro percorso di studi, arrivando a raggiungere prestigiosi risultati. Si parla, nello specifico, di una laurea in Scienze motorie per Zazzeri e di una in Medicina e chirurgia, con il massimo dei voti, per Restivo. «Un bellissimo evento, che vede i nostri ragazzi riuniti attorno ai valori dello sport e della cultura – ha commentato il dirigente scolastico Davide Cammisuli – Questi due atleti sono una risorsa preziosa per l’intera comunità, esempi viventi di come si possa gestire egregiamente sia lo studio che lo sport, in presenza di disciplina e passione». Una volta arrivati nell’aula magna dell’istituto, indossando orgogliosamente la felpa portata dagli atleti italiani alle Olimpiadi della scorsa estate, i due atleti sono stati accolti da una vivace folla di studenti, oltre a un gruppo di genitori, ansiosa di incontrarli e piena di domande.

Di cosa parliamo

Gli argomenti trattati, introdotti dalle precise domande del giovane pubblico, sono molteplici, dalle più piccole curiosità fino a impegnative risposte sul sacrificio, la disciplina e la mentalità da adottare per raggiungere un traguardo, tutto basato sul racconto delle loro personali storie di successo sportivo. Alla domanda, rivolta da Restivo, su quanti di loro praticassero attività sportiva, la quasi totalità degli studenti ha alzato la mano. «L’obiettivo della nostra testimonianza - la risposta, quindi, del dorsista – una volta alle superiori, quando l’impegno scolastico sarà diventato maggiore, le mani alzate siano sempre le stesse». Un messaggio chiaro, rivolto non solo ai ragazzi, ma anche ai genitori presenti e al corpo docenti. «Noi due abbiamo fatto della nostra passione una missione comunicativa – ha commentato Lorenzo Zazzeri, fiorentino classe ’94 – So bene che in Italia, al giorno d’oggi, è molto difficile portare avanti due passioni come lo sport e lo studio, ma noi siamo la dimostrazione che è possibile farlo, anche ad alti livelli. Io, ad esempio, ho sempre avuto chiaro quali fossero le mie passioni, il nuoto e il disegno (oggi frequenta l’Accademia di Belle Arti). Sono sempre stato uno studente normale, assolutamente non un predestinato. Ma con pazienza, molto lavoro e disciplina sono riuscito a portare avanti tutto, arrivando a traguardi che erano impensabili. Il merito è stato mio e anche della mia famiglia, che ha fatto di tutto per proteggere il sogno che avevo. Durante il mio percorso scolastico, mi è capitato più volte di ricevere parole scoraggianti, talvolta denigratorie, da parte dei miei insegnanti, che non vedevano possibile la coesistenza del percorso sportivo con quello scolastico e anche questo è alla base della mia presenza qui oggi. Cerchiamo, insieme a Matteo, nel nostro piccolo, di far cambiare lo stato attuale delle cose in Italia».

La storia

«Con la nostra testimonianza – ha aggiunto Matteo Restivo rivolgendosi agli studenti – spero che avrete il coraggio di mantenere lo sport nella vostra vita, anche quando diventerà più dura farla combaciare con la scuola. Una cosa che deve essere ben chiara, ai vostri genitori e ai vostri insegnanti in modo particolare, è che lo sport è una scuola di vita e insegna una schiera di situazioni valori che vi aiuteranno, un domani, anche nel temuto mondo del lavoro». L’evento è stato anche l’occasione per promuovere “Laurearsi campioni”, libro scritto da Zazzeri e Restivo, nel quale, appunto, questi due campioni dello sport e di vita, si raccontano.

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