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A Viareggio oltre 100 ricorsi per la Ztl in passeggiata non autorizzata dal ministero: ecco la risposta della Municipale

di Donatella Francesconi
La dicitura comparsa da qualche giorno al posto della Ztl
La dicitura comparsa da qualche giorno al posto della Ztl

I dati della comandante Pagni: 2.025 multe da luglio 2023 a fine marzo. Dicitura modificata in Area pedonale «per mero errore materiale»

20 aprile 2024
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VIAREGGIO. Attraverso i varchi elettronici posizionati lungo la passeggiata di Viareggio da luglio dello scorso anno alla data del 29 marzo 2024  «sono state elevate 2.025 sanzioni». Il dato è contenuto nella risposta della comandante della polizia municipale. Iva Pagni, alla nuova interrogazione del capogruppo della Lega, Alessandro Santini. A fronte degli accessi, così i dati forniti da Pagni, «si sono accertate sanzioni per 201.679,72 euro». Un importo «accertato ma non incassato» a causa di «mancati pagamenti, ricorsi e altro». In particolare, continua la comandante, «i ricorsi alle sanzioni elevate sono 105. Si tenga presente che ci sono casi di ricorsi multipli dello stesso contravventore». In particolare, «in un caso oltre 30 ricorsi presentati dallo stesso soggetto».
In consiglio comunale
L’interrogazione del consigliere Santini nasce dal caso sollevato dal Tirreno: fino a pochi giorni fa i elettronici della Passeggiata, acquistati appositamente, avvisavano i cittadini della presenza di una Ztl, Zona a traffico limitato. Ztl che – dal 2019 – ha necessità di essere autorizzata dal ministero dei trasporti. Ente che, interpellato dal Tirreno, ha risposto: «la Direzione competente ci segnala che non risultano dispositivi autorizzati per il Comune di Viareggio». Che non compare, infatti, nell’elenco che il ministero aggiornata relativamente ai Comuni italiani dove è stata autorizzata l’istituzione di Ztl. Dopo l’articolo del Tirreno, nel giro di pochissimi giorni, la dicitura sui varchi elettronici è stata modificata in Area pedonale. Dicitura che – sono sempre le linee guida del ministero dei trasporti, emanate nel giugno 2009 a indicarlo – «rappresenta un caso particolare di Ztl». Per la cui cartellonistica «deve essere valutata la necessità di inserire il simbolo “carico e scarico”, seguito dalla dicitura “veicoli merci autorizzati” e dalla fascia oraria in cui risulta consentito il carico e scarico delle merci; e l’ulteriore categoria di “auto e motoveicoli residenti autorizzati, solo per accedere a cortili ed autorimesse”». Anche l’Area pedonale, dunque, ricade nelle linee guida 2019 del ministero che specifica: «Le indicazioni contenute nelle Linee guida, coerenti con le disposizioni delle norme primarie e regolamentari vigenti, si applicano alle Zone a traffico limitato di nuova realizzazione, nonché alle zone a traffico limitato esistenti sia nel caso di loro modifica e adeguamento, sia qualora si intenda attuare il controllo automatico».
La risposta
Di «errore materiale» nella predisposizione della cartellonistica ha parlato nei giorni scorsi la comandante Pagni. Che nel rispondere nuovamente al consigliere Santini ribadisce: «Relativamente alla collocazione di segnaletica Ztl invece che di Area pedonale, durante la fasi di realizzazione della segnaletica stradale per mero errore materiale è stata posta la segnaletica Ztl e non di area pedonale». Errore materiale perdurato nel tempo da ben prima dell’accensione dei varchi oggi corretti. È il 2021, infatti, quando – con determina numero 2217 – la stessa Pagni affida alla Mover, per una spesa di 200mila euro, i «lavori di esecuzione di installazione di strumenti per il controllo dell’accesso zone a traffico limitato sul territorio cittadino mediante 6 varchi elettronici, software di gestione e spese accessorie». Non Area pedonale, dunque, ma vere e proprie Zone a traffico limitato. Ma Pagni, nella riposta a Santini, specifica: «I verbali di accertamento notificati da questo Comando, nell’indicare la norma violata, specificano “area pedonale o Ztl”». Quindi, « a parere di questo Comando le sanzioni erogate mantengono l’efficacia».

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