Addio a Katarina V, scultrice dell’anima: profondo il suo legame con Pietrasanta
Si è spenta a soli 45 anni per una malattia. Ultimamente viveva a Montecarlo
PIETRASANTA. Cordoglio nel mondo dell’arte di Pietrasanta per la prematura scomparsa di Katarina V, scultrice di 45 anni di origini polacche. Si era innamorata di Pietrasanta quindici anni fa, e qui ha vissuto e lavorato per diverso tempo. Ultimamente si era trasferita a Montecarlo, ma spesso tornava nella Piccola Atene per lavoro e per ritrovare i luoghi che amava tanto. Collaborava con la Nag Gallery di Vincenzo Nobile, che oggi la ricorda. L’artista è deceduta a causa di una malattia con cui combatteva da tempo. «Giovane scultrice, cittadina d’Europa, così si è definita durante i suoi vent’anni di produzione artistica, ha realizzato più di trenta sculture in fusione di bronzo a cera persa patinate a fuoco, escludendo le opere giovanili».
«I temi su cui Katarina V ha lavorato, plasmando l’argilla con passione maniacale, sono la bellezza femminile, la bellezza della natura e la bellezza dell’azione antropica intrisa di religione, sciamanesimo e indagine antropologica», ricorda Nobile.
I suo lavori, spiega il gallerista, «sono permeati quasi sempre dal rispetto verso la natura, a volte di preghiera; l’artista vuole esprimere con la sua arte un messaggio, un monito rivolto agli umani affinché abbiano attenzione nel conservare e nel rispettare la natura e tutti gli esseri viventi». E prosegue facendo notare che «per quanto riguarda il linguaggio, l’artista attinge dalla tradizione antica l’arte di dipingere le sculture, infatti utilizzando, in alcune opere la patina a fuoco con cromie diverse, accentua e valorizza quelli che secondo lei sono i caratteri da fare emergere.Il linguaggio utilizzato nel forgiare le opere scultoree è classico, figurativo, la nudità delle forme, l’attenzione verso la bellezza naturale, esprime un ritorno alle origini del rapporto uomo /natura, nel caso specifico di Katarina V, donna/ natura. Ci ha lasciati a soli 45 anni, per raggiungere quel mondo di bellezza che attraverso le sue opere ci ha permesso di intravedere».
© RIPRODUZIONE RISERVATA