Il Tirreno

Versilia

«Alle Poste dipendenti positivi al Covid». Chiusi per tre pomeriggi due uffici in Versilia

Roy Lepore
«Alle Poste dipendenti positivi al Covid». Chiusi per tre pomeriggi due uffici in Versilia

Si tratta di quello centrale in via Garibaldi a Viareggio e quello di Querceta. La rabbia dei sindacati: «Assurdo andare avanti così, servono delle soluzioni»

31 dicembre 2021
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VIAREGGIO. Ai soliti problemi segnalati ormai da tempo da parte dei sindacati delle Poste per carenza di personale, si sono aggiunti in questo periodo anche alcuni casi di positività fra dipendenti in vari uffici postali in Versilia e così per tre giorni rimarranno chiusi di pomeriggio per consentire la sostituzione degli assenti l’ufficio centrale di via Garibaldi e quello di Querceta.

Uffici che hanno i doppi turni, mentre rimarranno aperti regolarmente quello di Pietrasanta e Camaiore, rendono noto i sindacati che nello stesso tempo rimarcano ancora le difficoltà con le quali sono costretti a gestire queste emergenze che soprattutto in occasione delle festività e di fine anno con diverse scadenze che complicano ancora di più il lavoro. Soprattutto adesso che i casi di contagi sono in aumento ci sono anche le regole giustamente da rispettare evitando la presenza minima di utenti all’interno dei vari uffici e così, all’esterno ci sono persone che devono attendere anche sotto la pioggia in taluni di casi il proprio turno.

Ecco perché praticamente il ritornello è sempre lo stesso di chiedere l’aumento di personale, ma dalla direzione delle Poste sembrano – seconda dei sindacati – non recepire queste segnalazioni che arrivano soprattutto per garantire anche una sicurezza per gli stessi lavoratori che si trovano in più di una occasione a dover convivere in situazioni al limite della sicurezza e di fronte alle legittime rimostranze degli utenti esasperati da attese per spedire una semplice raccomandata o ritirarla, oppure pagare un bollettino.

Per non parlare dei ritardi in determinate zone della Versilia della con segna della posta, di cui abbiamo già scritto in varie circostanze per mancanza di portalettere. L’invito quindi è quello che il 2022 ormai alle porte che questi problemi vengano affrontai realmente e risolti, perché «di questo passo non si può andare avanti». Più volte si sono uniti alle voci di utenti e sindacati anche quelle dei sindaci dalle varie località dove le problematiche sussistono, ma anche in questo caso le risoluzioni sono state rare.

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