Il Tirreno

Versilia

In tribunale 

Matrimoni finti e prostituzione sono otto i rinviati a giudizio

27 aprile 2021
2 MINUTI DI LETTURA





viareggio. Un patteggiamento, due no del giudice alla pena concordata tra imputati e Procura di Pisa con rinvio delle posizioni ad un altro giudice e otto finiti sotto processo. È il passaggio davanti al gup Donato D’Auria dell’inchiesta su un giro di sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con appendici anche nella truffa con il Comune pisano che si è costituito parte civile per un paio di matrimoni fittizi.

Secondo l’impostazione della Procura (pm Fabio Pelosi) era stata creata «un’associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione di soggetti extracomunitari, con la consapevolezza di far parte di un medesimo sodalizio criminoso provvedendo prima al reclutamento in Brasile di persone da avviare alla prostituzione, e dopo il pagamento delle spese di viaggio e all’organizzazione del trasferimento con arrivo a Pisa, alla sistemazione in alloggi dove abitare o esercitare la prostituzione, all’indicazione del luogo di lavoro, delle tariffe per le prestazioni sessuali, alla fornitura di abiti succinti e di profilattici e richiedendo per l'organizzazione del viaggio la somma di cinquemila euro, nonché una somma per l’affitto della zona nella quale esercitare la prostituzione e una percentuale sui proventi dell'attività di meretricio dei transessuale».

C’è poi il filone delle nozze di comodo per far ottenere i permessi di soggiorno alle trans. È capitato che un livornese il 10 dicembre 2016 si sia presentato con una trans brasiliana, all’anagrafe ancora uomo, davanti all’ufficiale dello stato civile di Palazzo Gambacorti. Si uniscono civilmente e una volta usciti dal municipio ognuno per la sua strada. L’obiettivo era stato raggiunto: il permesso di soggiorno per la sudamericana clandestina. Kailane Alves Da Silva, 35 anni, residente a Pisa, difesa dagli avvocati Costanza Malerba e Federico Febbo, ha patteggiato due anni con la condizionale. Gianluca Albino, 46 anni, domiciliato a Pisa e Giorgio Barsanti, 47 anni, di Massarosa, si sono visti respingere l’ipotesi di patteggiamento e compariranno a una nuova udienza preliminare davanti al gip Pietro Murano.

Ecco chi è stato rinviato a giudizio: Celio Roberto Silva, 37 anni, residente a Pisa; Rodrigo Sa Pereira, 34 anni, di Viareggio; Alexandro Rufino Da Silva, 46 anni, di Viareggio; Robson Santos De Oliveira, 49 anni, di Viareggio; Eduardo Henrique Conceicao, 39 anni, di Pisa; Edvaldo Higino Das Neves, 44 anni, Pisa; Antonio Russo, 43 anni, Pisa; Giacomo Citi, 40 anni, di Livorno. Le accuse sono quelle di aver imposto il pagamento di migliaia di euro a decine di trans che si prostituivano lungo l’Aurelia. Secondo l’accusa reclutavano le aspiranti prostitute in Brasile e poi trovavano le sistemazioni a Pisa con l’indicazione dei luoghi in cui esercitare. Il costo era di cinquemila euro a cui andava aggiunto “l’affitto” della piazzola dove ricevere i clienti e una percentuale sugli incassi. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
La tragedia: la ricostruzione

Rogo al poligono di Galceti, le vittime hanno provato a domare le fiamme con l’estintore: chi sono, cos’è successo e le testimonianze

di Paolo Nencioni