Ore 19.50
A Natale la Versilia illuminata di parole Ecco quali sono le frasi e gli autori scelti
Da Mario Tobino a Giosuè Carducci, passando per Gabriele D’Annunzio e Aldous Huxley. Mentre Stazzema punta sulla pace
A Viareggio e alla Versilia non mancano le parole giuste, né chi è stato in grado di scriverle. Ecco perché l’idea lanciata dal “Tirreno” di illuminare il Natale nelle nostre città con le frasi del cuore, quelle che ci fanno sentire a casa, è piaciuta subito a tutti. Con tanto di grandi nomi messi subito in campo per rendere queste festività, e magari anche le prossime, un po’ più speciali e diverse dal solito. Quello che serve a Natale, in fondo, è proprio questo. Senza dimenticare l’attaccamento a una piccola nazione come la Versilia.
In questo senso a Viareggio non si può sbagliare: la frase di Mario Tobino, «Viareggio in te son nato e in te spero morire», accende il sentimento in ogni viareggino. Ecco perché la scelta, subito accolta da balneari e commercianti, è quella di riproporre la scritta, o di illuminare quella che c’è sul Molo, per rendere il Natale ancora più sentito. Anche a Camaiore i dubbi sono pochi: Giorgio Gaber è l’autore di riferimento e il suo verso «Con tutta la rabbia, con tutto l’amore» è secondo il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto il più adatto, perché uno dei più belli. «Pensiamo – spiega Del Dotto – a una scritta al neon puntata verso il mare, in piazza Lemmetti a Lido». Ok anche da Massarosa, orientata sui versi che Gabriele D’Annunzio dedicò al suo territorio nell’Alcyone: «Dal monte di Quiesa a Montramito i colli sono lenti». Pietrasanta ha l’imbarazzo della scelta, ma l’impressione è che non ci sia nulla di meglio di «Quel che mi piace è Pietrasanta», che Giosuè Carducci scrisse nella lettera a Carolina Cristofori Piva. Una frase illuminata che, spiegano dal Comune, «potrebbe campeggiare all’inizio del centro storico». Originale, ma azzeccato, ciò che arriva da Seravezza: lo scrittore di fantascienza, e non solo, Aldous Huxley con le parole dedicate proprio a Seravezza, «Il silenzio è il sussurrare continuo di acque correnti», nel libro “Foglie secche”. La scritta sarà proiettata su una parete. Stazzema resta fedele alla propria identità e storia: la parola «Pace». Anche Forte dei Marmi sposa in pieno l’idea, spiegando che la frase e il personaggio giusti saranno comunicati a breve dopo una riflessione su quale sia la scelta migliore. —
