Il Tirreno

Ramy: carabiniere indagato, 'diffidammo testimone a mostrare video'

1 MINUTI DI LETTURA





Milano, 21 feb. (Adnkronos) - Nessun ordine di cancellare il video, ma una 'diffida' a divulgarlo. E' questa la spiegazione fornita da carabinieri, indagati per depistaggio e favoreggiamento, sentiti in procura a Milano nell'inchiesta sull'incidente accaduto la sera del 24 novembre nel quartiere Corvetto dove ha perso la vita Ramy Elgaml, 19 anni di origine egiziana. I due militari sono arrivati con una terza gazzella quando il T Max era già a terra e un collega stava praticando il massaggio cardiaco al diciannovenne. I militari, che hanno identificato il giovane che stava filmando, gli avrebbero chiesto di non mostrare le immagini perché dal contenuto fortemente sensibile.
Agguato mortale

La ricostruzione

Prato, ucciso ai giardini con una coltellata: la rissa, le urla e la tragedia. Su cosa indaga la polizia

di Paolo Nencioni
Sani e Belli