Fisco: giudice, 'disegno criminoso da ex compagno Santanchè, incurante dell'erario'
26 settembre 2024
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Milano, 26 set. (Adnkronos) - Canio Mazzaro, ex compagno della ministra del Turismo Daniela Santanché (la cui posizione è stata archiviata dalla procura di Milano lo scorso gennaio), condannato lo scorso luglio a due anni e sei mesi, avrebbe dimostrato una "totale incuranza degli interessi di riscossione dei tributi da parte dell’erario, beneficiando, così, mediante il sistema artificiosamente preordinato, di tutti i vantaggi economici derivanti dalla propria attività e scaricando su terzi - a loro volta inadempienti - gli oneri fiscali". E' uno dei passaggi delle motivazioni del giudice di Milano Emanuele Mancini che lo ha condannato e ha stabilito la confisca di circa 644 mila euro ben oltre il valore della barca 'Unica', per la presunta sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte legato alla vendita dello scafo. Nel provvedimento di 25 pagine si sottolinea come l'imprenditore, per raggiungere i suoi scopi, abbia "mantenuto da un lato - nei rapporti interni tra sé e le società a lui riconducibili - una confusione di beni e risorse economiche, di cui, tuttavia, continuava a beneficiarne li primo; dall'altro - nei rapporti esterni con i creditori - rendendo complessa la ricostruzione dei passaggi e dell'effettiva titolarità degli stessi beni e, conseguentemente, aggravando la possibilità di azionare le proprie pretese economiche nei confronti dell'uno o delle altre". A dire del giudice, l'imprenditore ricorre "a schermi societari per eludere le pretese del Fisco e mantenere la piena disponibilità gestionale ed economica delle risorse in esse riversate con la tolleranza dei soci e amministratori di volta in vola presenti nelle compagini sociali". Nelle motivazioni si sottolinea, infine, il "modus operandi" di Canio Mazzaro "di ricorrere abitualmente nel corso della propria attività lavorativa a schermi giuridici societari per poter trarre il massimo vantaggio economico e fiscale dalle operazioni realizzate, consistente, per tali ragioni, in un medesimo disegno".