Mo: Antoniozzi (FdI), 'Zerocalcare? Molti artisti fanno business su dissensi di facciata'
29 ottobre 2023
1 MINUTI DI LETTURA
Roma, 29 ott (Adnkronos) - "Non conosco Zerocalcare e mi permetto di dire che un artista, specialmente oggi, deve mandare segnali distensivi ma molti di loro, da sempre, fiutano l'area del dissenso più conveniente per fare business. Rifiutare una partecipazione a un evento culturale perché c'è il patrocinio di Israele è assurdo, così come era assurdo censurare Dostoevskij, come è stato fatto anche da noi, un mese dopo l'invasione di Kiev, perché russo". Lo dice il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Alfredo Antoniozzi. "Molti artisti sono politicamente scorretti per convenienza ed è così dagli anni settanta, quando dichiararsi di sinistra e impegnati portava a vendere più dischi -prosegue Antoniozzi-. Ognuno è libero di esprimere la sua critica ma confondere responsabilità politiche eventuali con una cultura intera o uno Stato è solo un modo divisivo ma molto utile a farsi pubblicità. L'arte e lo sport dovrebbero proprio fare il contrario e cioè dare esempi di fratellanza". "Israele merita rispetto al di là di quello che legittimamente ognuno può esprimere sulle linee politiche e sui governi. E tante volte, non mi riferisco a Zerocalcare, questi artisti che piangono per le guerre e lanciano le fatwe guadagnano milioni di euro l'anno", conclude.