Roma, 29 ago. (Adnkronos) - "Alla faccia dell’ipocrita narrazione sovranista e patriottica, il governo Meloni ha appena gettato le basi per consegnare la stragrande maggioranza del capitale della società che gestirà la rete Tim, e i cavi sottomarini di Sparkle, al fondo americano Kkr. In più l’esecutivo butta al vento anche 2,2 miliardi di euro nell’operazione per consentire al Mef di acquisire una partecipazione del tutto residuale e insignificante, solo per finalità come di consueto propagandistiche. Nessun pregiudizio per gli investitori esteri, ci mancherebbe, ma qui parliamo di una società a dir poco strategica, che gestirà migliaia di informazioni sensibili e migliaia di chilometri di rete telefonica, fibra ottica e, al momento, anche dei delicatissimi cavi sottomarini custoditi da Sparkle". Lo comunica in una nota Mario Turco, vicepresidente del M5S e già sottosegretario a palazzo Chigi durante il governo Conte II. "Siamo alla follia - prosegue l'esponente pentastellato -, a poche settimane dal voltafaccia sovranista che qualche tempo fa aveva già apparecchiato il regalo di Ita, l’ex Alitalia, ai tedeschi di Lufthansa, contraddicendo tutte le dichiarazioni elettorali della destra su quanto fosse strategico per il sistema Paese mantenere la compagnia di bandiera in mani italiane". "A tutto questo aggiungiamo la sciagurata proposta del ministro Tajani che, nel più totale stato confusionale in cui versa l’esecutivo nel reperimento di risorse in vista della legge di bilancio, ha pensato bene di proporre la privatizzazione dei porti e delle società del trasporto pubblico locale. Non c’è che dire, sarebbe una svendita per pochi spiccioli di asset strategici per economia e geopolitica. La verità è che si sta rivelando un governo di sovranisti da operetta, capaci solo di mettere in cantiere una manovra economica all’insegna della più totale austerità", conclude Turco.