Le misure
Roberto Petri è il nuovo presidente di Assoporti
L’associazione che raccoglie le autorità di sistema portuale avrà un presidente esterno agli enti: succede a Rodolfo Giampieri
Sarà esterno al mondo delle adsp il nuovo presidente di Assoporti, l’associazione che raccoglie gli enti portuali italiani. L’Assemblea dei Presidenti delle Autorità di Sistema Portuale, riunita oggi (20 dicembre), ha eletto come presidente Roberto Petri. Petri presidente di Italimmobili, è dirigente nazionale di FdI e di lui si era parlato nei mesi scorsi come possibile nuovo inquilino di Molo Vespucci, la sede dell’Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia.
La nomina avviene in anticipo rispetto alla data del 19 gennaio 2026, termine massimo indicato dalla Commissione nel corso dell’assemblea del 3 dicembre scorso, e consentirà un passaggio di consegne ordinato e tempestivo con l’attuale Presidente Rodolfo Giampieri, il cui mandato giunge a scadenza il prossimo 31 dicembre.
«L’elezione di Roberto Petri – si legge in una nota di Assoporti – si inserisce in una fase particolarmente significativa per il sistema portuale italiano, caratterizzata da un profondo rinnovamento della governance: nel corso del 2025 sono stati infatti nominati 14 nuovi Presidenti di Autorità di Sistema Portuale, segnando l’avvio di una nuova stagione per la portualità nazionale. A questo scenario si affiancherà, nel 2026, il previsto varo della riforma portuale, che ridisegnerà assetti, competenze e strumenti di governance del settore».
Assoporti sottolinea che in questo contesto in evoluzione, il suo ruolo sarà sempre più di coordinamento, rappresentanza e indirizzo, accompagnando le Autorità di Sistema Portuale nell’affrontare le principali sfide globali: transizione energetica, digitalizzazione dei processi logistici, competitività del sistema Mediterraneo, resilienza delle catene di approvvigionamento e integrazione porto-città.
«La scelta di Roberto Petri – prosegue la nota – risponde alla volontà dell’Assemblea degli associati di garantire continuità all’azione di Assoporti, consolidando al tempo stesso un dialogo costante e costruttivo con le istituzioni, a partire dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con l’Unione Europea e con l’intero cluster marittimo-portuale. Per Assoporti si conferma l’impegno a rafforzare il ruolo dei porti italiani come infrastrutture strategiche per il Paese, motori di sviluppo economico, sostenibilità ambientale e coesione territoriale, accompagnando le Autorità di Sistema Portuale in una fase decisiva per il futuro della portualità nazionale».
«Sono lieto – ha dichiarato a fine assemblea il presidente uscente, Rodolfo Giampieri – di aver accompagnato l’Associazione in questi 4 anni e mezzo durante i quali abbiamo affrontato tante sfide tutti insieme. Ringrazio i Presidenti, i Segretari Generali e tutti i dipendenti delle ADSP per il valore professionale e umano che ho ricevuto, oltre naturalmente alla mia struttura. Adesso lascio il testimone al dott. Roberto Petri che sono certo valorizzerà ancora di più il ruolo di Assoporti in questa nuova fase per la portualità italiana. Una rete di porti che è protagonista dell’economia reale, perno per una ricchezza diffusa e occupazione solida».
Dal canto suo, il nuovo presidente ha sottolineato di essere onorato di essere stato scelto per il prestigioso incarico a favore del sistema portuale della nazione. «Intendo – ha concluso – impegnarmi per il comparto con lo spirito di collaborazione e concertazione con tutti gli stakeholder. La mia cultura ed esperienza personale vede nel mare e nella portualità una delle fonti storiche di ricchezza e di progresso per la nostra Nazione. In quest’ottica, in stretta collaborazione con i Presidenti delle Autorità di Sistema Portuale, lavorerò perché questa importante fase di trasformazione possa tradursi in un rafforzamento di tutto il settore».
A margine dell’Assemblea, i convenuti hanno deciso di avviare un confronto interno nel prossimo mese di gennaio relativamente alla bozza di Disegno di legge di Riforma Portuale, dopo la sua approvazione nel Consiglio dei Ministri, al fine di dare un contributo costruttivo al Governo.
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