Bonus partita Iva under 35 da 500 euro: a chi è rivolto e come fare domanda – Cosa c’è da sapere
Con il decreto Coesione 2024 e la circolare Inps delle scorse settimane è diventato operativo: ma non si tratta di un semplice contributo a fondo perduto
Avviare una nuova attività è sempre una sfida, tra adempimenti burocratici e scadenze fiscali. Con il Decreto Coesione 2024 e la circolare INPS di novembre 2025 è diventato operativo il Bonus Partita iva under 35, un incentivo pensato per i giovani che aprono un’impresa in settori considerati strategici, con 500 euro al mese fino a tre anni.
Di cosa parliamo
Non si tratta di un semplice contributo a fondo perduto: l’obiettivo è sostenere l’autoimpiego nei comparti più rilevanti per l’innovazione, la transizione digitale ed ecologica. Possono beneficiarne i giovani under 35 che risultano disoccupati al momento dell’apertura della partita iva o della costituzione della società, che avviano l’attività in Italia tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025 e operano in settori strategici come manifatturiero, energia, costruzioni, IT e servizi digitali, sanità e trasporti.
Come fare
L’incentivo consiste in 500 euro al mese, erogati anticipatamente in un’unica soluzione annuale, fino a 3 anni, per un totale massimo di 18.000 euro. Il contributo è esentasse, non concorre alla formazione del reddito e non richiede rendicontazioni. Si tratta quindi di un sostegno diretto e concreto, utile soprattutto nei primi anni di attività, quando i costi sono più alti e i ricavi ancora in fase di consolidamento.
Per chi assume giovani under 35 è previsto uno sgravio contributivo totale, applicabile sia ai contratti full-time sia part-time. Questa misura permette di combinare l’incentivo alla creazione di posti di lavoro giovanili, senza ulteriori oneri per l’imprenditore.
La domanda
La domanda va presentata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività sul portale INPS, tramite SPID o CIE. Per le imprese avviate prima del 27-28 novembre 2025, il termine decorre da tali date; per le successive, dalla data di apertura. Sono richiesti dati dell’impresa, del lavoratore (per lo sgravio), tipologia di contratto, retribuzione prevista, aliquota contributiva e sede operativa.
Da sapere
Il bonus è compatibile con altri incentivi fiscali, ma non con altri esoneri contributivi. È valido anche per le società, se almeno un socio soddisfa i requisiti di età e disoccupazione, e resta in capo alla persona fisica che soddisfa i criteri.
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