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Conoscere bene il nostro cane, ecco come fare

di Elena Andreini
Conoscere bene il nostro cane, ecco come fare<br type="_moz" />

Il 18 e il 19 ottobre un corso ad Agliana (Pistoia). L’esperto Fiorilli: «Fondamentale gestire i pet»

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Conoscere il proprio cane è il primo passo per instaurare un rapporto duraturo. Sempre più spesso, infatti, la mancata conoscenza di un cane o la superficialità nell’adottare un animale rischia di creare situazioni di disagio e difficoltà per entrambi, l’adottato e l’adottante. La prima regola quando ci si avvicina al nostro amico a quattro zampe è quella di conoscere le sue necessità e il suo comportamento. Da qui parte il corso gratuito “Cani e sicurezza” organizzato dal Comune di Agliana con il dipartimento della Prevenzione dell’Asl Toscana centro.

Due le giornate in cui si potranno seguire le lezioni formate da un totale di dieci ore divise in cinque ore sabato 18 ottobre e cinque ore domenica 19 ottobre all’auditorium delle scuole Sestini di Agliana, in provincia di Pistoia. Al termine delle due giornate ci sarà un esame, una volta superato il test i partecipanti otterranno un attestato. Francesco Fiorilli, dirigente veterinario Ufficio Igiene Urbana Veterinaria dell’Asl Toscana centro di Pistoia, è il responsabile scientifico.

Dottore, perché promuovere un corso su cani e sicurezza?

«Perché c’è la necessità di comunicare delle informazioni corrette sulla gestione del cane. Il corso è finalizzato a prevenire gli inconvenienti come le morsicature e la gestione scorretta e il maltrattamento degli animali. Non controllare un animale vuol dire che questo può mordere, ma significa anche che il cane soffre una condizione che non è etologicamente la sua, per cui è importante insegnare alle persone come governare il bene dell’animale stesso. Un’altra finalità del corso è considerare il cane come un animale: stiamo vivendo una fase eccessiva di umanizzazione degli animali. Gli animali vengono considerati persone e spesso bambini, ma il cane è un’altra specie: va trattato bene, ma deve essere considerata per quella che è, cioè un cane. Nel corso sarà trattata la corretta convivenza con gli animali».

In che modo?

«Ci sono persone che adorano i cani e altre che ne hanno paura, per cui la convivenza in un ambiente urbano delle persone che amano gli animali deve rispettare anche chi ne ha paura e ha lo stesso diritto di vivere giardini e spazi verdi come gli amici dei cani».

A chi è rivolto il corso?

«Il corso è rivolto a tutti. A coloro che hanno un cane e, cosa più importante, a coloro che hanno deciso di prendere un cane. Nelle lezioni i professionisti spiegheranno come rapportarsi con l’animale in maniera corretta, al di là se il cane è di razza o meticcio. È un po’ come la patente di guida: prima si prende la patente e poi l’auto. In realtà nel mondo del pet è l’opposto: prima si prende l’animale e poi ci si informa su come gestirlo. E questo può creare qualche problema».

Negli ultimi anni c’è stato un cambiamento nella gestione del cane?

«Quello degli animali da affezione è un settore in cambiamento. L’Istat ha certificato che il numero degli animali domestici nelle case degli italiani è in aumento, soprattutto i cani. Il cane comporta, dal punto di vista della sicurezza pubblica e privata, il fattore più importante da monitorare. Di conseguenza, oltre all’aumento degli animali, c’è anche l’aumento della quotidianità della presenza del cane all’interno della famiglia e ormai è diventato componente a pieno titolo e fa parte della vita familiare compresi i viaggi».

Le è mai capitato di trovare persone che non sapevano come gestire il cane? Siamo tutti siamo adatti a condurre un cane?

«Dipende dal tipo di cane. Ci sono cani che storicamente sono anche una moda. Mi spiego: quando ho iniziato c’era la moda dei Dalmata perché la filmografia aveva fatto la pubblicità a questo tipo di cani. Poi siamo passati con Rin Tin Tin e con Rex al pastore tedesco; in questi ultimi anni, invece, la moda è quella dei cani molossoidi brachicefali, partendo dalla razza American Staffordshire e tutte le derivazioni come Pitbull. Questi sono cani, ovviamente, con una forza diversa a quelli di piccola taglia o di grossa taglia, ma più mansueti. E questi cani vanno saputi gestire altrimenti possono diventare un problema».

Quali saranno i professionisti che condurranno il corso?

«Il corso non prevede solo la partecipazione di medici veterinari specializzati in comportamento animale, ma anche di un istruttore qualificato in grado di spiegare il corretto uso di guinzaglio, pettorina e la conduzione all’interno dei centri urbani dove si possono incontrare due persone con due cani e quindi bisogna imparare a guidare un incontro che potrebbe diventare uno scontro. Negli ultimi cinque anni in Toscana non sono stati fatti corsi di questo tipo e l’auspicio è di poterli continuare a proporre con una certa frequenza».


 

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