Il Tirreno

Toscana

L’iniziativa

Parte il tour di Assinterminal in tutti i porti italiani

di Maurizio Campogiani

	(foto di repertorio)
(foto di repertorio)

Una sorta di giro d’Italia dell’associazione che raccoglie i terminalisti della Penisola e che toccherà ogni sede delle autorità di sistema portuale

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Ascoltare i territori, valorizzare le esperienze locali e costruire una visione condivisa per il futuro della portualità italiana: sono questi gli obiettivi del Terminal Road Show di Assiterminal, che partirà venerdì prossimo da Genova per attraversare tutti i porti sede di Autorità di Sistema Portuale. Il viaggio, guidato dal presidente Tomaso Cognolato e dal direttore generale Alessandro Ferrari, si colloca in un momento cruciale per il settore, segnato dalle nuove nomine ai vertici delle AdSP e dall’imminente riforma della governance portuale.

«L’iniziativa – spiegano dall’associazione dei terminalisti – nasce dalla volontà di favorire un confronto diretto con chi vive ogni giorno le dinamiche dei porti e raccogliere spunti utili a costruire un’agenda condivisa e uniforme di priorità per il settore. Tappa dopo tappa, si incontreranno i terminalisti locali, i rappresentanti delle Autorità di Sistema Portuale e delle istituzioni locali, raccogliendo esigenze e proposte da trasformare in azioni concrete a livello nazionale».

Per Assinterminal, il Terminal Road Show rappresenta anche un’occasione per rafforzare la coesione del sistema portuale nazionale, così da renderlo più competitivo in un contesto europeo e internazionale sempre più sfidante. Il percorso si concluderà il 12 maggio 2026 a Roma, con l’Assemblea annuale di Assiterminal che celebrerà i 25 anni di attività dell’associazione. Un traguardo che sarà non solo un momento celebrativo, ma anche l’occasione per restituire una sintesi delle istanze raccolte lungo il viaggio e delle proposte concrete per il futuro del settore.

«Con il Terminal Road Show – sottolinea il presidente Tomaso Cognolato – vogliamo rafforzare il legame con i territori e le comunità locali, per delineare insieme una strategia di sviluppo che sia davvero nazionale. Solo partendo dalle esperienze concrete e dalle esigenze dei porti italiani possiamo contribuire a una riforma della governance portuale che guardi al futuro con coesione, competitività e responsabilità».

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