Pupo, la grande festa per i suoi 70 anni con 2mila persone a Ponticino: gli ospiti vip, i regali e la maxi torta
Arezzo, un paese intero ha abbracciato il cantante che ha festeggiato anche 50 anni di carriera. Sul palco anche Gianni Morandi
AREZZO. Settant'anni di vita, cinquanta di carriera, un paese intero che si ferma per festeggiare uno dei suoi figli più celebri. Nel cuore di Ponticino - frazione del comune di Laterina Pergine Valdarno, a una ventina di chilometri da Arezzo - Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, ha celebrato, ieri sera, giovedì 11 settembre, una doppia ricorrenza con una festa-evento che ha trasformato il piccolo borgo in una capitale della musica e dell'affetto popolare.
Gli ospiti vip
Tanti gli amici intervenuti: tra gli altri, Giancarlo Antognoni, Gianni Morandi, Stefano Sani, l'ex Miss Italia Denny Mendez, Paolo Vallesi e Donatella Milani. Oltre duemila persone hanno affollato gli spazi del Country Family, l'ex albergo di famiglia perso anni fa nel vortice del gioco d'azzardo e oggi simbolo della sua rinascita, ricomprato con la forza di chi ha saputo rialzarsi. È proprio questo luogo, carico di memorie e significati, ad aver ospitato la celebrazione del suo 70esimo compleanno che Pupo stesso ha definito «una ricompensa, non so da chi, non so da dove, ma una ricompensa».
I regali e lo spettacolo
I compaesani gli hanno regalato un olivo vero, di settant'anni. «Come me», ha sorriso Pupo. La sua famiglia, invece, ha scelto un dono simbolico e potente: una scultura di Alessandro Marrone, un gigante Ut, la nota originaria del moderno “Do”, a simboleggiare l'origine, la base, il punto di partenza di ogni melodia. Uno dopo l'altro, sono arrivati gli amici di sempre. Il primo ad affacciarsi sul palco è stato l'ex calciatore Giancarlo Antognoni, leggenda della Fiorentina, salito mentre Pupo intonava "Firenze Santa Maria Novella". Poi Paolo Vallesi, che ha fatto cantare tutti con "La forza della vita", Stefano Sani con "Lisa", e Paolo Barabani con "Hop Hop Somarello". E Donatella Milani, con cui Pupo ha condiviso e reinterpretato "Su di noi", in uno dei momenti più emozionanti della serata. L'ovazione più fragorosa è stata però per lui: Gianni Morandi. Amico di lunga data e compagno di palco, Morandi ha letteralmente infiammato il pubblico. «Fermami o canto fino a domani», ha scherzato tra un pezzo e l'altro. Da "C'era un ragazzo" a "Banane e lamponi", passando per "Uno su Mille", il cantante emiliano ha dimostrato ancora una volta la sua energia instancabile. «Gianni è uno di famiglia», ha detto Pupo, visibilmente commosso. L'uomo dietro la musica non ha mai nascosto fragilità e cadute. Proprio per questo, le sue parole sono risuonate con particolare forza: «Il messaggio che voglio dare è che non bisogna mai mollare. Ci si può rialzare, e bisogna crederci fino in fondo. Questo luogo, questa serata, rappresentano la rinascita».
Il nuovo tour
Vestito completamente di bianco, con il volto segnato da qualche lacrima e molti sorrisi, Enzo Ghinazzi si è concesso al suo pubblico con la sincerità di sempre. Alla domanda sul segreto dei suoi 70 anni ha risposto: «Non ho mai seguito strategie. Quando 40 anni fa ho incontrato Patricia, e c'era Anna, e dopo 40 anni siamo ancora qua. Non c'era un piano, è successo. Come un mosaico che si incastra bene. Questa festa è il frutto di tutto questo». Nel 2025, Pupo non festeggia solo un compleanno tondo. Il suo tour "Pupo 50. La nostra storia", iniziato il 13 luglio ad Arezzo, sta facendo il giro del mondo. Prossima tappa: Mosca, poi Canada, Roma per Capodanno, e ancora Europa e Australia. Chiusura prevista il 27 maggio 2026 al Teatro Verdi di Firenze. Poi - ha promesso, sorridendo - una pausa fino agli 80. E alla fine, la grande torta. Le candeline. I flash. Le mani che si stringono. Gli occhi lucidi. Le canzoni cantate tutti insieme. La voce che trema. Il tempo che per un attimo si ferma, mentre sul palco Enzo saluta: «Grazie a tutti. Questa è la mia vittoria più grande: essere qui, oggi, con voi».