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Elezioni in Toscana, non c’è il via libera per Tomasi. I silenzi romani e l’attesa nel centrodestra

di Francesca Ferri

	Alessandro Tomasi (foto Nucci)
Alessandro Tomasi (foto Nucci)

Nulla di fatto al vertice Meloni, Tajani, Salvini: niente ufficialità per il candidato

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Questo e quello, al momento, pari sono. O quasi. Se nel centrosinistra capitanato dal Pd e allargato al Movimento 5 stelle ancora non si sono sciolte le riserve sul candidato Eugenio Giani, pronto, strapronto a ripresentarsi alle urne, ma frenato dalla “ragion di coalizione”, non va meglio ad Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia di Fratelli d’Italia.

Che per ora con Giani condivide la sorte di essere impigliato nelle dispute tra alleati, nel suo caso Lega e Forza Italia, senza riuscire ad agguantare la candidatura ufficiale.

Ieri, dopo le 13, si è tenuto a Roma un vertice di maggioranza del centrodestra, tra la premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il segretario della Lega Matteo Salvini e il segretario di Fratelli d’Italia Antonio Tajani.

Annunciato come il vertice che doveva partorire i candidati del centrodestra per le elezioni regionali, si è chiuso con un nulla di fatto.

«Non si è parlato di Regionali. Abbiamo fatto un punto della situazione, è stato uno dei tanti incontri che abbiamo fatto per coordinare l’attività di governo», ha freddato gli animi Tajani. Che ha comunque rassicurato che «c’è perfetta sintonia». In realtà il tema sarebbe stato toccato, ma non si è trovata una sintesi per gli ostacoli rappresentati da Veneto e Campania. Lunedì è previsto un nuovo incontro.

Una doccia fredda soprattutto per Tomasi, che sembrava – almeno lui rispetto agli altri – praticamente certo.

La situazione regionale

Qualche passetto in più, a differenza della coalizione avversaria, ad ogni modo, pare esserci. Se Pd e M5s sono al punto di riprendere «prestissimo» gli incontri, i coordinatori regionali di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati si sono riuniti ieri per condividere i temi al centro del programma di coalizione.

Alessandro Tomasi per Fratelli d’Italia, Marco Stella per Forza Italia, Luca Baroncini per la Lega e Alessandro Colucci per Noi Moderati, hanno condiviso «un clima positivo e costruttivo» – si legge in una nota – in cui si sono «impegnati sul programma», delineando come priorità di coalizione «la sanità, le infrastrutture, lo sviluppo e le politiche abitative», con l’obiettivo di «fare sintesi delle proposte emerse dai vari territori». E con un imperativo: «L’obiettivo è vincere».

Tomasi, Stella, Baroncini e Colucci hanno anche rilasciato una dichiarazione comune: «L’ascolto è il perno della nostra azione da sempre e sarà così anche nelle prossime settimane. Oltre che sui temi, siamo al lavoro anche sulla composizione di liste forti e competitive, con una rappresentanza reale dei territori e delle loro specificità». Hanno quindi annunciato «nuovi incontri sui temi e sul programma».

Niente, però, sul nome del candidato. Tomasi è dato per favorito, ma Forza Italia non ha mai ritirato la sua proposta di candidare Stella, né la Lega ha rinunciato a Elena Meini.

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