L’inchiesta
Killer delle escort, ipotesi complice per il delitto di Denisa e Vasile potrebbe aver ucciso altre donne: i nuovi indizi
Analisi sui tabulati telefonici di Frumuzache per ricostruire eventuali legami con altre donne scomparse. Estese le verifiche anche fuori dalla Toscana
PRATO. I casi di Denisa e di Ana sono chiusi, ma non è per niente chiuso il caso di Vasile Frumuzache, la guardia giurata di 32 anni, originario della Romania, che ha confessato di aver ucciso Maria Denisa Paun e Ana Maria Andrei, le due connazionali di 27 e 30 anni, entrambe sex worker, i cui corpi senza vita sono stati trovati mercoledì e giovedì accanto a un casolare abbandonato alle Panteraie, sopra Montecatini.
Il sospetto di altre vittime
La Procura di Prato, diretta da Luca Tescaroli, sospetta che ci siano altri cadaveri in giro e per questo ha disposto l’analisi dei tabulati telefonici degli smartphone in uso a Frumuzache negli ultimi sette anni. Un lavoro immane, che potrebbe portare ad altre macabre scoperte. Il sospetto nasce da una considerazione logica. Finora Frumuzache, difeso da Diego Capano, ha ammesso sostanzialmente quello che non poteva negare, perché nel caso di Denisa i carabinieri avevano già in mano tutti gli elementi d’accusa, e in quello di Ana c’era addirittura la Bmw della vittima nel garage di Frumuzache.
L’ipotesi complice
Inoltre oggi sarebbero stati trovati nuovi indizi nel corso di una perquisizione nell’abitazione dell’arrestato. Nell’interrogatorio a cui è stato sottoposto giovedì il trentaduenne romeno ha detto di non aver ammazzato nessun altro, ma il procuratore Tescaroli e il sostituto Andrea Maltomini hanno più di un dubbio, anche perché il killer, ricostruendo la dinamica del secondo omicidio, quello di Denisa, continua a raccontare una storia che secondo gli inquirenti non sta in piedi, cioè di averla decapitata nel residence di via Ferrucci, a Prato, senza lasciare una goccia di sangue. Se non è andata così, e invece la decapitazione è avvenuta altrove, Frumuzache potrebbe voler coprire altre persone, chi lo ha aiutato a portare via il cadavere o addirittura chi è stato complice dell’omicidio.
La comunità romena
La madre di Denisa, Maria Cristina Paun, ha detto che la figlia nell’ultima telefonata, la sera del 15 maggio, le aveva parlato di due uomini che l’avevano seguita fino all’ingresso del residence, senza entrare. Che ci siano altri cadaveri in giro lo sospetta anche la comunità romena della Valdinievole, che sta facendo una sorta di censimento delle ragazze di cui non si hanno più notizie. Un lavoro non facile, perché molte di loro sono tornate in Romania ai tempi del Covid e non si sa quante abbiano poi fatto ritorno in Italia. Quando una prostituta sparisce di solito non scatta subito l’allarme, a meno che la scomparsa non abbia alle spalle una famiglia forte o legami strutturati. Anche la sparizione di Ana Maria Andrei, nel luglio dell’anno scorso, non sembra aver suscitato particolari preoccupazioni. Ecco perché non è peregrina l’ipotesi che ci siano altri cadaveri in giro che nessuno finora ha “reclamato”. I riflettori sono puntati sulla comunità romena perché l’ipotesi è che Frumuzache, il padre di famiglia dalla doppia vita, avesse una predilezione per le connazionali, anche quelle che invece non volevano avere rapporti con clienti romeni. Con Ana Maria Andrei ha detto di essersi appartato nella zona dove poi è stato trovato il cadavere e l’ipotesi è che la lite fatale sia nata perché lui le aveva detto di essere italiano e poi durante il rapporto sessuale, forse per una parola di troppo, è saltata fuori la sua vera nazionalità.
Ricerche anche oltre la Toscana
Le ricerche in ogni caso non si limitano alla Toscana. Vasile Frumuzache ha vissuto per alcuni anni a Trapani, dove faceva il contadino, poi si è spostato nella zona di Vinci, da dove ha traslocato con una certa fretta, una fretta forse sospetta. Nel frattempo, sei anni fa, si è sposato e ha messo al mondo due figli. Dal 2022 viveva in una casa colonica di Monsummano, ma la sera del 15 maggio la moglie e i figli non c’erano. Domani, sempre assistito dall’avvocato Capano, Frumuzache comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari nell’udienza di convalida del fermo per l’omicidio di Maria Denisa Adas. Qualche ora prima il medico legale Luciana Sonnellini, su disposizione della Procura, eseguirà l’autopsia sui resti di Denisa, anche per verificare la compatibilità del coltello indicato dall’arrestato, che lui dice di aver preso nel residence. Ai primi due capitoli di questo romanzo criminale potrebbero aggiungersene altri, come le storie dei precedenti serial killer hanno insegnato.