Il Tirreno

L’incendio

Fiamme in un’azienda della nautica nella zona industriale apuana: il racconto dell’operaio

di Gabriele Buffoni

	(foto Cuffaro)
(foto Cuffaro)

L’allarme è stato lanciato da un dipendente della ditta che stava passando di lì mentre andava al mare e si è accorto del fumo

3 MINUTI DI LETTURA





MASSA. Sono le 17,22 di sabato 24 maggio quando in città torna la paura. A poco meno di un anno dal disastroso incendio alla Carbonovus, a qualche decina di metri di distanza dal luogo di quell’episodio, ecco un’altra nube nera alzarsi verso il cielo.

L’incendio

A fuoco un capannone di un’altra azienda del settore della nautica, la Ecocompositi srl - Ferretti Nautica, che si occupa di lavorare vetroresine per gli scafi. Stavolta però l’intervento dei vigili del fuoco è tanto tempestivo che l’incendio viene spento in poche decine di minuti, e la nube stessa impiega poco a dissiparsi senza portare a un allarme generalizzato né al pericolo che agenti inquinanti si diffondano. Tutto perché la chiamata al numero unico per le emergenze è arrivata nell’immediatezza dello scoppio del rogo, direttamente dal cellulare di un dipendente che si trovava a passare da lì per caso, in maglietta e costume da bagno, mentre stava andando al mare alla Partaccia.

La ricostruzione e il racconto

Siamo in via Massa-Avenza. Nel capannone della Ecocompositi-Ferretti non c’è nessuno: gli operai hanno lavorato in cantiere durante la mattinata, ma nel pomeriggio non c’è alcuna attività in corso. Il giovane operaio – che preferisce restare anonimo – si trova a passare da quelle parti soltanto perché, da casa sua, quella è una sorta di scorciatoia per raggiungere la zona della Partaccia, dove è solito andare al mare. «Volevo andare in spiaggia – racconta, con ancora indosso i pantaloncini del costume – di solito passo di qui, una sorta di vizio così do anche un’occhiata da fuori al cantiere per vedere che sia tutto a posto. È così che mi sono accorto delle fiamme alte che c’erano in quella parte di capannone: mi sono precipitato ad aprire il cancello scorrevole e intanto ho chiamato il 112 e poi anche il mio capo-cantiere». Attimi concitati in cui, subito dopo, arriva sul posto anche una guardia giurata impegnata nel suo giro di routine nell’area industriale apuana. Anche lui chiama il numero unico per le emergenze, ma i vigili del fuoco sono già per strada: arrivano sul posto in pochi minuti, e subito si allacciano agli idranti per spegnere le fiamme. Un intervento tempestivo e quanto mai provvidenziale, visto che nel cantiere erano presenti materiali infiammabili come le resine utilizzate nella nautica.

L’intensità del rogo è stata infatti notevole, così come il tempo di propagazione: le fiamme, scaturite in una sezione del capannone dove erano stoccati fortunatamente solo gli avanzi della lavorazione delle resine (in alcune vasche di raccolta e fusti dove, secondo quanto riportato ai vigili del fuoco, erano presenti solo quantitativi ridotti di materiali plastici e infiammabili), sono arrivate a divorare anche la copertura della struttura, sciogliendo il telone bianco di plastica intorno all’armatura metallica dell’edificio. Nonostante la devastazione arrecata al capannone, però, il rogo è rimasto concentrato in quel punto e non ha avuto il tempo di propagarsi altrove prima che i getti d’acqua sparati dai vigili del fuoco riuscissero a contenerlo e a sedarne la pericolosità. La nube stessa, da quanto riferito dai pompieri, sarebbe principalmente legata alla copertura andata a fuoco piuttosto che alle resine residue.

La dinamica

Per le forze dell’ordine – sul posto sono arrivati anche i carabinieri e la polizia locale di Massa – ora resta da sciogliere il nodo più complicato: quello delle cause. È un vero e proprio giallo quello che punta a dare una spiegazione all’origine dell’incendio: nessuno era infatti presente nel capannone né ci sarebbero inneschi evidenti agli occhi di chi è intervenuto a spegnere le fiamme. Improbabile la causa accidentale, ma nessuna pista al momento è esclusa mentre i rilievi (anche fotografici) eseguiti dai vigili del fuoco saranno analizzati con maggiore dovizia nelle prossime ore.

Le notizie del momento in Toscana
La tragedia

Follonica, muore motociclista davanti agli occhi della sorella: chi è la vittima

di Michele Nannini
Sani e Belli