Gioco d'azzardo, flagello in Toscana: scommessi 8,6 miliardi in un anno ed è boom "grattini" - La classifica
Dal 2022 al 2024 nuova impennata di scommesse. L'esperto: «Il volume dell’azzardo telematico adesso ha superato quello fisico. L’online più pericoloso perché non è controllabile». Incredibile il numero di "Gratta e vinci" che si vendono al minuto
Oltre otto miliardi e mezzo di euro. È una montagna di soldi quella che nel 2024 è stata risucchiata da slot machine, gratta e vinci, scommesse, sportive e non, e più in generale dallo sconfinato mondo del gioco d’azzardo legale. «L’offerta è smisurata: consideri che, in Italia, solo nello sport, ci sono cinque mila diversi tipi di scommesse a quota fissa» assicura Filippo Torrigiani, consulente della Commissione antimafia, da anni in prima linea nel contrasto della dipendenza patologica da gioco e, soprattutto, delle conseguenze, economiche e sociali, dell’azzardo lecito. «Anzi, incentivato – continua – : in tanti, incluso il sottoscritto, hanno spesso e giustamente puntato l’indice contro le slot, ma consideri che sui i “grattini” l’aggio ai rivenditori è dell’8%, il doppio di quello applicato sulle “macchinette mangiasoldi”. E lo sa qual è la conseguenza? I gratta e vinci sono in crescita spaventosa: se ne vendono 4. 100 al minuto».
I numeri
È lo stesso Torrigiani ad aver raccolto ed elaborato i dati più recenti dall’Agenzia delle dogane e del Demanio. Numeri che tratteggiano uno scenario a dir poco allarmante. Per almeno due motivi. In primo luogo perché la montagna di soldi che i toscani spendono nell’azzardo legale è solo una porzione, anche relativamente piccola, della vera e propria valanga che a livello nazionale finisce nel gioco legale. Nei 2024, infatti, gli italiani vi hanno destinato la bellezza di 143 miliardi di euro, sommando gioco cosiddetto “fisico”, ossia in locali e spazi dedicati (61 miliardi), e telematico (82 miliardi).
La classifica
E a livello nazionale la Toscana è “solo” l’ottava regione per valore complessivo del giocate. In Lombardia si spende il triplo (24 miliardi), in Campania quasi (20,5) e nel Lazio il doppio (16,6). Più dei cittadini del Granducato, sborsano anche i pugliesi (11,8 miliardi), gli emiliani (10,2) , i piemontesi (9,5) e i valdostani (9) . Ma a preoccupare è la tendenza.
La tendenza
Perché la montagna continua a crescere un anno dopo l’altro. Inquietanti, al riguardo, ancora una volta i numeri della Toscana, dove il totale delle giocate è passato dai 7,4 miliardi di euro del 2022 agli 8,6 del 2024. Un miliardo e 178 milioni in più in un biennio. In termini percentuali la crescita è del 15,9%. Ma è un’incidenza media che nasconde un fenomeno più preoccupante perché il valore delle giocate “fisiche”, nello stesso, periodo, è aumentato di solo il 4,1%, ma l’incremento di quelle on line è stato del 29,4%: dai 3,4 miliardi di euro del 2022, infatti, si è passati ai 4,5 del 2024. Risultato: il volume dell’azzardo telematico ha superato quello fisico (fermo a 4,1 miliardi). «È una tendenza doppiamente preoccupante – sottolinea Torrigiani – perché il gioco on line è meno controllabile e soprattutto perché coinvolge in misura preponderante, e crescente, giovani e anche giovanissimi». Attenzione, a chi gioca: l’azzardo restituisce anche ma sempre meno di quello che vi viene speso.
L’illusione
In gergo, si chiama “pay off” la fregatura per i giocatori: è il valore dato dalla differenza media fra il volume economico delle giocate e quello delle vincite. Apparentemente non è basso perché, in Toscana, è del 75% per il gioco fisico e del 95% per quello on line. Ma è una sorta d’illusione ottica: «In realtà non si vince mai, al massimo si recupera solo una parte di quanto è stato giocato che, a sua volta, quasi sempre è nuovamente speso nell’azzardo – spiega Torrigiani-: è così, fra l’altro, che si genera la dipendenza dal gioco».
Provincia per provincia
Anche a livello provinciale non vi sono territori immuni . La provincia in cui si è giocato di più è quella di Firenze, che è anche quella con il maggior numero di abitanti: i fiorentini, nel 2024, hanno speso nell’azzardo quasi 2,2 miliardi. Subito la provincia di Prato che è una delle più piccole: qui è stato speso più un miliardo e 29milioni di euro e quella laniera è anche l’unica provincia in cui il valore delle giocate “fisiche” supera quello dell’online. Dopo ci sono Livorno (868 milioni), Lucca (859), Pisa (794), Pistoia (709), Arezzo (696), Arezzo (696) , Siena (490), Massa Carrara (485) e Grosseto (480).