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Tecla Insolia, dalla Toscana al trionfo ai David di Donatello: è lei la miglior attrice protagonista


	Tecla Insolia nel momento della consegna del David come migliore attrice protagonista
Tecla Insolia nel momento della consegna del David come migliore attrice protagonista

Premiata per l’interpretazione nel film “L’arte della gioia” di Valeria Golino, la 21enne cresciuta a Piombino si conferma tra i nuovi volti più promettenti del cinema italiano

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ROMA. Il David di Donatello come migliore attrice protagonista va a Tecla Insolia per il film “L'arte della gioia” di Valeria Golino. A consegnare il premio Emanuela Fanelli. La giovane artista, 21 anni, nata a Varese ma cresciuta a Piombino, continua a incantare pubblico e critica, confermandosi come uno dei volti più promettenti del panorama artistico italiano.

Il film

“L’arte della gioia”, ispirato al romanzo di Goliarda Sapienza e diretto da Valeria Golino, racconta la lotta per l’autodeterminazione femminile in un’epoca in cui alle donne era negata la possibilità di decidere il proprio destino. Nel film Tecla interpreta Modesta, ragazza siciliana del primo Novecento che lotta per un futuro libero e indipendente, sfidando le convenzioni sociali.

La carriera

Nonostante la sua giovane età, Insolia ha già costruito una carriera solida, capace di spaziare tra musica e recitazione. Dopo aver vinto Sanremo Young nel 2019, l’anno successivo è salita sul palco dell’Ariston nella categoria Nuove Proposte, conquistando il secondo posto. Parallelamente, ha iniziato a farsi strada come attrice: dal debutto nella fiction “L’allieva” (2018), al ruolo da protagonista nel film “La bambina che non voleva cantare” (2021), dove ha vestito i panni della cantante Nada. Negli ultimi anni, Tecla ha saputo alternare con equilibrio la carriera musicale e quella di attrice, partecipando a progetti come la fiction “Cinque minuti prima”, la serie Rai “Sempre al tuo fianco” e il film “Familia”, presentato all’81° Festival del Cinema di Venezia.

Il messaggio dal palco

«Valeria sono diventata qualcosa che non sarei potuta essere se non fosse stato per te. Sei la regista dei sogni di ogni attrice e ogni attore», ha detto Insolia dopo la consegna del David riferendosi a Valeria Golino. L'attrice ha dedicato questo premio «alle personalità scomode come Goliarda Sapienza, ai corpi liberi e non cancellati delle loro identità e alle terre libere». Le altre candidate al David di Donatello come miglior attrice protagonista erano: Barbara Ronchi (Familia), Romana Maggiora Vergano (Il Tempo che ci vuole), Celeste Dalla Porta (Parthenope), Martina Scrinzi (Vermiglio).

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