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Viaggio al centro La Piaggia in Toscana: «Qui nascono i cavalli da corsa»

di Elena Andreini
I cavalli del centro La Piaggia e la veterinaria Paola Marmorini
I cavalli del centro La Piaggia e la veterinaria Paola Marmorini

La veterinaria Marmorini: «Il momento del parto è cruciale»

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PISA. Da Ronziante a Zorro passando per Spirit fino al classico Pegaso o al Marengo di Napoleone: il cavallo al di là di questi protagonisti tra letteratura e cinema, è uno degli animali che da sempre ha affascinato l’uomo. Accende la fantasia e diventa alato, torna nella realtà e si trasforma in un sensibile e affettuoso amico a quattro zampe, a lui è affidato anche il compito di sfidare tempi e velocità, e così lo vediamo sfrecciare sulle piste e nei tornei.

Se per altri animali come cani e gatti è più facile la condivisione degli spazi casalinghi, per il cavallo la gestione quotidiana ha necessità diverse: servono luoghi idonei dove accogliere l’animale e soprattutto adeguati spazi per la riproduzione. Adagiato sulle colline toscane del basso Valdarno, dal 1992 si trova La Piaggia, un centro polivalente al servizio dell’allevatore. In una distesa di 15 ettari è collocato una delle attività principali che è la stazione di monta. La Piaggia ospita affermati stalloni come Nad Al Sheba, Donato Hanover, Owen Cr, Pacià Lest, Timone Ek, Victor Ferm, Zarenne Fas. A guidare la direzione sanitaria è la veterinaria Paola Marmorini, una passione per i cavalli, la sua, nata fin da ragazzina. «Il cavallo è un animale per me eccezionale – racconta – . Sono appassionata e ho studiato veterinaria per lavorare con i cavalli. È un animale che devi conoscere e rispettare: riesce a dare molto, è fedele ed è rispettoso dell’uomo che bene lo tratta».

Dal 2003 il centro La Piaggia dal 2003 è anche convenzionata con il dipartimento di Clinica veterinaria dell’Università di Pisa, che l’ha prescelta sia come sede di ricerca sia quale sede di stage per studenti e specializzandi, anche sotto la supervisione della stessa dottoressa Marmorini. «È una stazione di inseminazione e di produzione di seme equino – spiega Marmorini – . Significa che qui c’è tutta la filiera dell’allevamento: dai cavalli agli stalloni fino ai puledrini fino ai 18 mesi perché si tratta di un allevamento di cavalli da corsa. Alcuni stalloni sono residenti e il nostro lavoro è quello di prelevare e lavorare il sede e spedirlo in tutta Italia e in Europa poiché siamo un centro autorizzato a livello europeo». Attualmente gli stalloni presenti sono sette e sono di età diversa, non tutti sono di proprietà, ma di proprietari che li appoggiano in questo centro per avere questo servizio. Le cavalle sono una sessantina. «Ci sono giorni destinati al prelievo dagli stalloni – spiega Marmorini – ma prima visito le cavalle residenti e controllo quale deve essere inseminata. Dopo aver effettuato il check up sulle fattrici, faccio il lavoro sullo stallone in base alle richieste».

All’interno del centro, le cavalle possono essere portate solo per partorire oppure, in altri casi, possono seguire tutto il percorso fino alla nascita del puledro. La durata della gestazione è di 11 mesi. «Il momento del parto della cavalla è delicato e cruciale – racconta Marmorini – perché è veloce e difficilmente prevedibile e per questo è necessario un’assistenza corretta. Abbiamo le sale parto munite di telecamera e alle cavalle viene messo un sensore per avvisare in caso di inizio del parto». Il puledro resta con la mamma per sei mesi, dopo viene svezzato e poi portato nei paddock dove ci sono altri suoi “coetanei”.

 

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