Olio in Toscana, Guida Extravergini 2025 Slow Food: dalla Maremma alla Lucchesia, le Chiocciole e i premi speciali
La regione tra le protagoniste del panorama olivicolo italiano con 44 oli premiati e 7 Chiocciole assegnate alle aziende che meglio interpretano la filosofia Slow
Dopo 25 anni dalla prima uscita, la Guida agli Extravergini 2025, a cura di Slow Food Italia, si conferma uno strumento essenziale per la promozione e la valorizzazione del patrimonio olivicolo italiano. Realizzata grazie all’apporto di numerosi collaboratori in tutta Italia e al sostegno di BioEsperia, Gruppo Saida e RICREA, la guida offre ai lettori un percorso di scoperta tra territori, aziende e varietà, raccontando le storie di produttrici e produttori che preservano la biodiversità locale, tutelano il paesaggio e puntano su qualità e innovazione sostenibile. Nonostante le sfide imposte dai cambiamenti climatici, la produzione olivicola del 2025 ha registrato una ripresa significativa in Italia: ne sono un esempio le 823 aziende recensite e i 1321 extravergini segnalati.
La resa dell’olio in Toscana
Per quanto riguarda la Toscana, nel 2023 la resa dell’olio è stata più bassa rispetto agli anni precedenti, a causa di una serie di fattori climatici e biologici. Le note positive sono state la grande quantità di olive raccolte e la qualità delle stesse, che ha garantito extravergini generalmente buoni, senza difetti significativi. In attesa della presentazione della Guida Extravergini 2025, sabato 12 aprile alle ore 9,30 al Teatro dei Filarmonici di Ascoli Piceno, ecco i numeri della 26esima edizione: 823 aziende recensite contro le 686 della precedente edizione; 1321 oli recensiti tra gli oltre 1600 degustati. Nel 2024 gli oli erano 1071; 127 novità assolute; 233 riconoscimenti a testimonianza della qualità dell’evo italiano; 47 le chiocciole che premiano le aziende che interpretano al meglio i valori Slow Food; 227 gli oli del Presidio Slow Food degli olivi secolari; 120 le aziende con ristorante e 191 quelle con possibilità di alloggiare (la guida vuole anche essere uno stimolo a visitare queste realtà per far incontrare i produttori e scoprire il patrimonio olivicolo).
Le Chiocciole in Toscana
La Chiocciola è il simbolo assegnato dai curatori della Guida a quelle aziende olivicole che interpretano i valori organolettici, territoriali e ambientali secondo la filosofia Slow Food. Per quanto riguarda il Centro Italia, ne sono state assegnate 26, delle quali sette in Toscana.
- Toscana Alle Camelie - Capannori (LU)
- Fattoria Altomena - Pelago (FI)
- Fattoria di Celle - Pistoia (PT)
- Lugudoro - San Vincenzo (LI)
- Stefano Spinelli - Lamporecchio (PT)
- Tenuta Lenzini - Capannori (LU)
- Val di Lama - Pontedera (PI)
Grande Olio
Il riconoscimento Grande Olio viene attribuito all’olio eccellente nella sua categoria per pregio organolettico, aderenza al territorio e alle sue cultivar. Nel Centro Italia si sono aggiudicati il premio 33 oli e ben 17 sono toscani.
- Special Edition de Il Cavallino – Bibbona (LI)
- Igp Toscano e Moraiolo di Eredi Casini Santi – Bucine (AR)
- Elaion e Duddo de Il Giardino di Artemide – Bucine (AR)
- Evo Le Mura di Le Mura – Bucine (AR)
- Lazzero di Podere Il Montaleo – Casale Marittimo (PI)
- Riflessi e Igp Toscano Bolgheri di Fonte di Foiano – Castagneto Carducci (LI)
- Oro Dop Seggiano di Poderi Borselli – Castel del Piano (GR)
- Roscianum 1 di Roscianum – Gavorrano (GR)
- Oro dei Tatanni di Il Casino di Sala – Greve in Chianti (FI)
- Moraiolo Igp Toscano di Bardelli dal 1941 – Larciano (PT)
- Evo 29 di Le Piccole Macie – Magliano in Toscana (GR)
- OliVi Leggero – Leccino di Poggiolecci – Magliano in Toscana (GR)
- Borgo Riparossa – Maurino di Magaez – Manciano (GR)
- Prima oliva Igp Toscano e Riserva di Frantoio di Croci – Massa e Cozzile (PT)
- Leccio del corno di Solaia – Montespertoli (FI)
- Evo Due Palme di Due Palme – Portoferraio (LI)
- Maurino di I Greppi di Silli – San Casciano in Val di Pesa (FI)
Grande Olio Slow
Il premio Grande Olio Slow viene riconosciuto all’olio eccellente, capace di emozionare in relazione a cultivar autoctone e territorio di appartenenza, ottenuto con pratiche agronomiche sostenibili. Sono 77 gli oli premiati del Centro Italia, di cui 27 in Toscana.
- Frantoio e Moraiolo di Fattoria Ramerino – Bagno a Ripoli (FI)
- Igp Toscano di Petrolo – Bucine (AR)
- Vivo – Leccino di Tenuta Il Leccio – Bucine (AR)
- Mignola e Frantoio di Fattoria Castellina – Capraia e Limite (FI)
- Evo Le Capanne di Le Capanne – Castiglion Fiorentino (AR)
- Castiglioncelli di Tenuta San Jacopo in Castiglioni – Cavriglia (AR)
- Frantoio e Olivastra di Leonardo Salustri – Poggi del Sasso Cinigiano (GR)
- Evo Poderaccio di Poderaccio – Figline Incisa Valdarno (FI)
- Dop Chianti Classico di Fontodi – Greve in Chianti (FI)
- Evo 46 di Balduccio – Lamporecchio (PT)
- Essenza – Leccio del Corno di Stefano Spinelli – Lamporecchio (PT)
- Selezione L’Apparita di L’Apparita – Loro Ciuffenna (AR)
- Evo Poggio La Tana di Poggio La Tana – Castiglion Fibocchi (AR)
- Dop Lucca di Villa Santo Stefano – Via della Pieve Santo Stefano (LU)
- Il Capofamiglia Igp Toscano e Il Grigio di Tenuta Querciamatta – Monsummano Terme (PT)
- Ulisse de I Casciani – Montespertoli (FI)
- Legno d’olivo di Fattoria Altomena – Pelago (FI)
- Gualtiero Primo e Ti Garba! di Luca Varini – Pieve a Nievole (PT)
- Olio Grullo Maurino di La Gramigna – Pontassieve (FI)
- Igp Toscano di Podere La Frantoia – Quarrata (PT)
- Morchiaio e Leccio di Corno di Maryamado – San Casciano in Val di Pesa (FI)
- Moraiolo di Torre Bianca – San Casciano in Val di Pesa (FI)
- Evo Santissima Annunziata di Santissima Annunziata – San Vincenzo (LI)
- Leccio del Corno e Peppery-Intense di Trebbio – Scarperia e San Piero (FI)
- Evo Macolo di Podere Macolo – Serravalle Pistoiese (PT)
- Capriccio di Tosca di Pietrasca – Suvereto (LI)
- Insieme di Bellandi – Uzzano (PT)
