Vittoria Puccini, da Elisa di Rivombrosa al test “discusso” col compagno: «Ansia e poi liberazione»
L’attrice fiorentina ospite a La Volta Buona di Caterina Balivo
A La Volta Buona, su Rai Uno, arriva Vittoria Puccini, che racconta a Caterina Balivo della sua nuova serie televisiva, Belcanto. L’attrice toscana, inoltre, è attualmente protagonista del film Follemente, che sta riscuotendo successo al cinema. Il programma va in onda dalle 14 alle 16, ogni giorno della settimana.
La vita
Vittoria Puccini è nata a Firenze il 18 novembre 1981 e ha 43 anni. È figlia di un professore di diritto e di un’insegnante di scuola elementare. Dopo aver conseguito il diploma al liceo Michelangiolo di Firenze, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza all'università, pur senza sostenere esami. È anche cugina della nota conduttrice radiofonica Orsola Branzi.
L’inizio
Il debutto nel mondo del cinema di Vittoria Puccini risale al 2000, quando ottiene un ruolo nel film Tutto l’amore che c’è di Sergio Rubini. L’anno successivo partecipa alla miniserie La crociera. Il vero successo arriva nel 2003 con la serie televisiva Elisa di Rivombrosa, che la fa diventare una star e le consente di vincere un Telegatto. Nel 2004 torna sul grande schermo con Quando arrivano le ragazze? di Pupi Avati. Dopo alcuni anni di apparizioni in fiction e film, un altro momento importante arriva nel 2009, quando recita nel film di Gabriele Muccino Baciami ancora, seguito de L'ultimo bacio. Nel 2014 lavora con Paolo Genovese in È tutta colpa di Freud. Nel 2021 riceve una candidatura ai David di Donatello grazie al suo ruolo nel film 18 regali.
La prima scena di nudo
Il suo esordio nel cinema è stato particolarmente impegnativo, poiché Vittoria Puccini ha dovuto affrontare una scena di nudo nel film Tutto l’amore che c’è. L’attrice ricorda l’imbarazzo iniziale: «Non avevo mai recitato prima, ero molto timida e l’idea di fare una scena di nudo mi metteva in difficoltà. Però, una volta sul set, mi sono sentita completamente a mio agio, e ho capito che quella era la mia strada».
La perdita della madre e il test genetico
Un altro capitolo doloroso della vita di Vittoria Puccini è stato la morte della madre, Laura, avvenuta a causa di un tumore al seno quando l'attrice aveva solo 29 anni. Inoltre, ha perso anche la sua agente, Graziella. In seguito a queste esperienze, la Puccini si è sottoposta a un test genetico per verificare la presenza di una possibile predisposizione ereditaria alla malattia, parlando apertamente della sua scelta in un'intervista con Vanity Fair. «La scienza ci offre la possibilità di prevenire. Prendere la malattia in tempo è l'arma che abbiamo», ha spiegato. Dopo aver discusso la situazione con il compagno, Fabrizio Lucci, ha deciso di sottoporsi al test, che fortunatamente ha dato esito negativo. «Sono state settimane di ansia, ma quando è arrivata la telefonata con le buone notizie, è stato un urlo liberatorio», ha raccontato.