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Salute: il caso

Virus Nipah, in India è allarme: cos’è e i sintomi della malattia trasmessa dai pipistrelli che semina morti nel mondo


	Il virus Nipah fa paura
Il virus Nipah fa paura

Non è la prima volta che circola ed è molto conosciuto dagli esperti. Nel recente passato è stato anche responsabile di epidemie stagionali

25 settembre 2024
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Per chi legge le prossime righe potrebbe trattarsi di un tragico salto all’indietro nel tempo. Scuole e università chiuse, obbligo di mascherine, massima attenzione ai cibi e alla disinfezione. E un virus che miete vittime e fa paura. Le misure restrittive sono scattate in India, dove a spaventare è il virus Nipah.

Cos’è e come si trasmette

Si tratta di un patogeno trasmesso dai pipistrelli, ma non solo. Il ministero della Salute italiano spiega che «l’infezione da virus Nipah (NiV) può avvenire anche tramite alimenti contaminati con saliva, urina ed escrementi di animali infetti». Il contagio, inoltre, «può anche essere trasmesso direttamente da uomo a uomo attraverso il contatto stretto con una persona infetta», anche se più raramente.

L’allarme

È da tempo che in India, in particolare nella regione del Kerala che si trova nel sud del Paese, viene monitorata con attenzione la situazione. Negli ultimi mesi i livelli di allerta sono cresciuti: come riferito dal quotidiano The Hindu, infatti, lo scorso giugno c’era stata una prima vittima, un ragazzo di 14 anni morto dopo aver contratto l’infezione. Per 200 persone, invece, si era resa necessaria la quarantena. Dalla metà di settembre, però, sono state attivate ulteriori misure di precauzione, come l’obbligo di indossare la mascherina in ambienti scolastici: alcuni istituti sono stati chiusi per evitare una diffusione del virus, che ha sintomi simili a quelli influenzali.

Come circola il virus

Il virus Nipah (Nipah henipavirus) è un virus a RNA che appartiene alla famiglia Paramyxoviridae e al genere Henipavirus. Non è la prima volta che circola ed è molto conosciuto dagli esperti. Nel recente passato è stato anche responsabile di epidemie «stagionali in Bangladesh – spiega ancora il sito del Ministero della Salute – con casi che si verificano solitamente ogni anno tra dicembre e aprile in corrispondenza della raccolta e del consumo della linfa della palma da datteri».  A creare maggiore preoccupazione, però, è l’aumento dei morti: i primi del 2024 si sono verificati proprio nel Bangladesh, a Dhaka, nei mesi scorsi. Il virus è presente – oltre che in India – anche in: Malesia, Singapore e Africa.

I sintomi

I sintomi della malattia sono simili a quelli dell’influenza: febbre, mal di testa, dolori muscolari, gola infiammata, vomito.  Il periodo di incubazione varia da 4 a 14 giorni, ma in alcuni casi arriva anche a 45. I tassi di mortalità, secondo il Ministero, «variano tipicamente dal 40% al 100%, a seconda delle capacità locali di diagnosi precoce e gestione clinica». Al momento non esistono vaccini e la cura si basa soprattutto sulla prevenzione o sul trattamento dei sintomi dell’infezione.

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