Turismo in Toscana, l’esperto: «Le previsioni di primavera? Una bolla»
L’analisi di Cenni (Assoturismo) sul periodo estivo: «Prezzi aumentati pensando a una forte domanda»
I prezzi gonfiati perché si confidava in un massiccio incremento di turisti: invece li hanno allontanati. Senza girarci intorno, ora che i dati del Centro di Studi Turistici di Assoturismo di Confesercenti nazionale mettono nero su bianco l’incremento che non c’è stato per la stagione turistica quasi agli sgoccioli, Fabio Cenni, presidente regionale di Assoturismo, traccia un’analisi lucida e concreta.
L’analisi
«È successo questo – afferma Cenni –: il prezzo lo fa la domanda, ma la previsione di turisti così forte invece non si è avverata. In effetti in questa stagione i prezzi sono stati un po’ alti: il mercato faceva presagire una domanda mai vista, invece a causa della perdita di potere di spesa delle famiglie non c’è stata. Gli operatori del turismo dovranno essere più attenti in futuro – sottolinea –. L’entusiasmo delle previsioni, in primavera, ha allertato un po’ tutti, ma era una bolla. In realtà siamo tornati al periodo pre Covid».
Anche Cenni, albergatore a Montecatini, concorda che «dal punto di vista dei numeri, gli italiani sono un po’ mancati, ma sono stati compensati dai turisti stranieri, che hanno una capacità di spesa maggiore. In Toscana si può dire che sia stata una stagione a macchia di leopardo. La nostra costa toscana, in particolare, è soprattutto destinata a una clientela italiana, quella che soffre di più. E infatti hanno sofferto aree come la Versilia, mentre invece Firenze, con una clientela internazionale, ha sofferto molto meno».
I dati
Cenni poi tiene a fare due precisazioni rispetto ai dati diffusi. La prima sull’overtourism. Che c’è stato, secondo la sua analisi, «nelle città d’arte, non tanto per la quantità di presenze, ma per il fatto che tutte le presenze, come sempre, si concentrano nei centri storici, presi d’assalto».
La seconda, sul turismo termale. «In realtà – spiega Cenni – le presenze del turismo termale, in una città come Montecatini, sono legate al turismo delle città d’arte. Città come Firenze, come Lucca, hanno una capacità ricettiva limitata, quindi i turisti scelgono di pernottare a Montecatini, che si trova a una distanza limitata, per visitarle. Sono molti meno i turisti che vengono a Montecatini soltanto per le terme».