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Olio toscano quanto mi piaci, Slow Food premia le eccellenze: quali sono le 6 “Chiocciole” e i 12 “Grandi oli”

di Irene Arquint

	Nico Sartori, premio Soracco. Con lui Francesca Baldereschi curatrice della guida agli extravergine di Slow Food
Nico Sartori, premio Soracco. Con lui Francesca Baldereschi curatrice della guida agli extravergine di Slow Food

Sul podio per la guida 2024 tante produzioni del Granducato, che fa l’asso pigliatutto su 686 aziende recensite in Italia

23 maggio 2024
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La nostra regione si conferma nel gotha per oli di qualità, lo dichiara il numero di eccellenze premiate dalla guida agli extravergine di Slow Food, presentata al Maxxi di Roma. Dove è stato dato il riconoscimento Soracco a Nico Sartori di Fattoria Altomena di Pelago, per avere contribuito a contrastare l’abbandono della terra. «Nella campagna olivicola 2023 della Toscana, regione in cui l’olivicoltura è una delle coltivazioni più diffuse ed estese, mai come quest’anno con condizioni climatiche così sfavorevoli - commentano da Slow Food per questa ventiquattresima edizione della guida - i frantoiani professionisti hanno fatto la differenza, garantendo oli di alta qualità». Delle 686 aziende recensite lungo lo stivale, per 1071 extravergine di qualità segnalati, i riconoscimenti fioccano in Toscana.

Sono infatti ben sei le realtà insignite della Chiocciola, il simbolo del movimento. Su un totale di quattordici regioni, sono state quarantatre (sei delle quali, appunto, toscane) le aziende che si sono meritate il contrassegno assegnato perché interpreti perfette dei valori organolettici, territoriali e ambientali secondo la filosofia Slow Food.

Dodici (su 80 in tutta Italia) invece le toscane inserite sotto i Grandi Oli, superate per numero solo dalla Puglia con diciassette eccellenze che nelle varie tipologie si sono distinte per caratteristiche sensoriali, la stretta relazione con il territorio e le cultivar da questo espresse. Infine ventidue le etichette toscane che si sono distinte come Grande Olio Slow, vale a dire i migliori da cultivar autoctone ottenuti con pratiche agronomiche sostenibili. In tale categoria sono stati assegnati 103 premi, dei quali la nostra regione se ne è portati a casa i più, seguita da Sicilia (tredici), Marche (otto), Umbria (sette) e le altre con numeri a calare.

Che dire poi del premio assegnato ogni anno dal movimento ad un produttore che ha fatto della caparbietà e della resistenza uno dei propri tratti distintivi. Anche lui toscano e si chiama Nico Sartori: «Perché da quando oltre trent’anni fa è arrivato dal Veneto - si legge nella motivazione del premio Soracco - si adopera per rendere vivo il paesaggio e contrastare il diffuso abbandono delle olivete, sapendo coniugare innovazione in frantoio e valorizzazione della biodiversità del territorio». Ma in Toscana la raccolta delle olive tra ottobre e novembre 2023, ha registrato una flessione del 30% rispetto al 2022, a causa soprattutto dei cambiamenti climatici. «Fortunatamente però al bravo olivicoltore si è affiancata la professionalità del frantoiano, che mai come quest’anno ha fatto la differenza nell’estrarre oli di qualità, smentendo in parte le più pessimistiche previsioni - dichiara Sonia Donati, coordinatrice della guida per la nostra regione - L’annata è iniziata regalando grandi speranze agli olivicoltori, un po’ di neve e basse temperature nei primi due mesi dell’anno, soprattutto nelle zone interne della Toscana, a cui ha fatto seguito un abbondante fioritura primaverile. Purtroppo però le piogge di fine primavera, se in alcune zone hanno favorito la fase dell’allegagione, in altre hanno ostacolato l’impollinazione e la naturale conseguente formazione dei frutti».

La Chiocciola: Alle Camelie - Capannori (LU) Tenuta Lenzini - Capannori (LU) Stefano Spinelli - Lamporecchio (PT) Fattoria Altomena - Pelago (FI) Val di Lama - Pontedera (PI) Lugudoro - San Vincenzo (LI)

Il Grande Olio: Maurino di Reto di Montisoni - Bagno a Ripoli (FI) Le Vignole di Eredi Casini Santi - Bucine (AR) Maurino di Cesare Diddi Mussi - Casale M.mo (PI) Riflessi di Fonte di Foiano - Castagneto Carducci (FI) Oro dei Tatanni di Il Casino di Sala - Greve in Chianti (FI) Valle Martina Igp Toscano di Lorenzo Cencini - Manciano (GR) Riserva e Prima Olive Igp Toscano di Frantoio di Croci - Massa e Cozzile (PT) Maurino di Solaia - Montespertoli (FI) Gualtiero Primo e Gualtiero Terzo di Luca Varini - Pieve a Nievole (PT) Leccio del Corno di Giuseppe Marini e Figli - Pistoia Selezione O! di Frantoio del Grevepesa - San Casciano in Val di Pesa (FI) Frantoio de I Greppi di Silli - San Casciano in Val di Pesa (FI)

Il Grande Olio Slow: Guadagnòlo Primus di Fattoria Ramerino - Bagno a Ripoli (FI) Evo San Mario di San Mario - Bibbona (LI) Vivo - Frantoio di Tenuta Il Leccio - Bucine (AR) Oro Dop Seggiano e Cecco Igp Toscano di Podere Borselli - Castel del Piano (GR) Evo Le Capanne di Le Capanne - Castiglion Fiorentino (AR) Correggiolo Dop Chianti Classico di Fontodi - Greve in Chianti (FI) Evo 1979 di Balduccio - Lamporecchio (PT) Essenza di Stefano Spinelli - Lamporecchio (PT) Primo Raccolto de Il Borro - Loro Ciuffenna (AR) Moraiolo di Le Fontacce - Loro Ciuffenna (AR) Evo Poggio La Tana di Poggio La Tana - Loro Ciuffenna (AR) OliVI Forte Frantoio di Poggiolecci - Magliano in Toscana (GR) Aurinia - Frantoio e Caletra - Leccio del Corno di Fattoria La Maliosa - Manciano (GR) Maiuscolo di Fattoria Altomena - Pelago (FI) Olio Grullo Igp Toscano Colline di Firenze di La Gramigna - Pontassieve (FI) Il Tradizionale de I Sergenti - Reggello (FI) Morchiaio di Marayamado - San Casciano in Val di Pesa (FI) Lazzero di Lugudoro - San Vincenzo (LI) Peppery-Intense di Trebbio - Scarperia e San Piero (FI) Capriccio di Tosca di Pietrasca - Suvereto (LI) Evo Paterna Selezione di Paterna - Terranuova Bracciolini (AR) Insieme di Bellandi - Uzzano (PT).

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