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Come nasce e quanto è grande l’impero dolciario dei fratelli Damiano e Massimiliano Carrara

Come nasce e quanto è grande l’impero dolciario dei fratelli Damiano e Massimiliano Carrara

Dagli esordi squattrinati negli Stati Uniti alla vittoria di Pechino Express. I locali negli Usa e l’atelier a Lucca

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LUCCA. Un viaggiatore come Damiano Carrara non poteva che aggiudicarsi il programma "Pechino Express", un format che ha basato la sua fortuna sull’idea del viaggio come avventura. Il pasticciere lucchese, in coppia con il fratello Massimiliano, è arrivato primo giovedì sera sul "tappeto rosso" nell’ultima tappa del programma in onda su Sky. Una vittoria, quella dei "pasticcieri" (così era chiamata la coppia dei Carrara brothers), che era in gran parte attesa. D’altra parte Carrara è quello che si dice un personaggio che "buca il video", come dimostrato nel corso di una carriera già piena di medaglie sul petto. E poi in più d’uno, nei giorni scorsi, si era reso conto che nel laboratorio a vista del punto vendita nella prima periferia di Lucca si stava lavorando a qualcosa di speciale: una torta speciale sormontata dal logo di Pechino Express. Non è stata una vittoria facile per i Carrara, tra una prova e l’altra spersi tra Vietnam, Laos e Sri Lanka, lungo la "Rotta del Dragone": hanno battuto due coppie al femminile, quella composta da Antonella Fiordelisi ed Estefania Bernal e quella di Maddalena Corvaglia e Barbara Petrillo. »Vincere questo programma ci ha fatto riscattare ancora una volta», ha commentato a caldo Massimiliano, mentre Damiano ha aggiunto che «Ci siamo messi alla prova. Se domani ci dicessero "ripartite?". Si riparte».

Il riscatto e la capacità di ripartire, allora. Due fuochi intorno ai quali ruota la carriera e il successo di Damiano. Lo ha raccontato proprio lui al Tirreno, ripercorrendo il percorso che da Lucca l’ha portato agli Stati Uniti per fare poi ritorno in Italia. Una decisione presa a 19 anni perché, dopo una serie di contratti da precario in un’azienda metalmeccanica, decise che «non potevo accettare una vita di contratti a termine».

Non fu subito America, però. Prima venne l’Irlanda, dove senza sapere una parola d’inglese Carrara lavora in diversi locali. Poi la scelta di Los Angeles per creare qualcosa, dopo essere tornato in Italia a mettere da parte un gruzzoletto. Nella città degli Angeli comincia a lavorare come bartender e gestore di ristoranti italiani. E piano piano matura la voglia di realizzare qualcosa in proprio, per portare l’italianità in California. È la svolta. I fratelli si riuniscono, Damiano chiama accanto a sé Massimiliano, pasticciere. Per cinque anni i due non si concedono vacanze: c’è solo il lavoro, la voglia di emergere. E ce la fanno: in undici anni aprono tre punti vendita nella città degli angeli e una ditta di importazione di prodotti italiani. In parallelo per Damiano arriva la notorietà televisiva. Accade per caso: «Ho fatto un provino per un programma e sono stato scelto», ha raccontato. I programmi negli Stati Uniti vanno bene, ma Damiano sente che è ora di tornare in Italia.

Nel nostro Paese prosegue l’attività per il piccolo schermo: prima c’è Bake Off Italia con Benedetta Parodi, poi Cake Star con Katia Follesa. Per arrivare a "È sempre mezzogiorno" con Antonella Clerici.Gli impegni televisivi lo spingono a risiedere quasi tutto l’anno in Italia e allora nasce un altro progetto: l’apertura di una pasticceria, anzi di un atelier a Lucca, la sua città. Anche questo è un successo: il giorno dell’inaugurazione, nell’ottobre del 2021 si trasforma in un happening con migliaia di persone. Ad accoglierle c’è lui, Damiano con a fianco Chiara Maggenti, la compagna di vita che avrebbe sposato un anno dopo. E che ad agosto lo renderà per la prima volta padre di una bambina: un anno più dolce, per Damiano, è davvero difficile immaginarlo

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