Il Tirreno

Toscana

L’editoriale

La candidatura per una Toscana contraria a se stessa

di Cristiano Marcacci

	Roberto Vannacci
Roberto Vannacci

Le idee di Roberto Vannacci non hanno nulla a che fare con il mondo della Toscana, terra di diritti, inclusione e solidarietà e anche per questo ci sentiamo in dovere di mettere in guardia i nostri lettori. Di spazio sul Tirreno, d’ora in poi, ne avrà pochissimo

05 maggio 2024
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Il mondo al contrario esiste, ma è quello che ha dipinto lui, che si è costruito lui nella sua testa. Sicuramente è contrario al mondo della Toscana, tradizionalmente terra dei diritti, dell’inclusione e della solidarietà, e dei toscani, coloro cioè a cui sfacciatamente si rivolge dopo aver rincorso per mesi la candidatura alle prossime Europee e aver preteso e ottenuto la posizione di capolista della Lega. Purtroppo c’è riuscito, facendo leva anche sul fatto che (purtroppo) è residente in Toscana, in quel di Viareggio. Cerchiamo, nonostante il tentativo risulti estremamente faticoso e vomitevole, di mettere in fila le sue castronerie: «L’Europa deve costruire una sua identità, che non è quella della bandiera blu con tante stelle. Non c’è nemmeno un animale a simboleggiarci»; «Benito Mussolini è stato uno statista al pari di Cavour»; «L’antifascismo non ha alcun senso, il fascismo è finito quasi cento anni fa»; «Anche se italiana di cittadinanza, è evidente che i tratti somatici della pallavolista Paola Egonu non rappresentano l’italianità»; «L’aborto è un’infelice necessità alla quale le donne sono costrette, non credo sia un diritto»; «Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione»; «Il crocifisso deve essere presente in tutte le aule scolastiche perché simbolo di cultura»; «Classi con caratteristiche separate (cioè per gli alunni disabili, nda) aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare».

Ebbene, queste frasi fanno parte del manifesto elettorale con cui un candidato si presenta di fronte ai toscani chiedendo loro il consenso. Fabrizio Masia, spin doctor e sondaggista di Emg Different, ritiene giustamente come la pubblicità di cui lui sta beneficiando, anche tramite gli attacchi che riceve, gli permetta di avere maggiore visibilità, magari allargando il consenso anche verso coloro che prima lo conoscevano solo relativamente. Di spazio sul Tirreno, d’ora in poi, ne avrà pochissimo, ma ci sentiamo in dovere di mettere in guardia i toscani, i nostri lettori. Da chi? Ah sì, è vero, dobbiamo farne il nome. Purtroppo. Si chiama Roberto Vannacci ed è un generale dell’Esercito italiano. Negli anni il ministero della Difesa è arrivato anche ad affidargli importanti e prestigiosi incarichi.

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