Il Tirreno

Toscana

L’evento

Porto di Livorno: la Darsena Europa sarà decisiva per far crescere i traffici commerciali

di Martina Trivigno

	Una veduta del porto di Livorno
Una veduta del porto di Livorno

Al Tirreno una tavola rotonda sul ruolo dello scalo di Livorno e le ripercussioni delle tensioni geopolitiche: gli ospiti

13 aprile 2024
2 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Gli scenari della nuova portualità tra la Darsena Europa e i traffici nel delicato contesto internazionale. È questo il focus del convegno organizzato dal Gruppo Sae martedì 16 aprile, dalle 10 alle 13, nella sala convegni del Tirreno (viale Alfieri, 9, Livorno). Un momento di confronto sulla centralità del porto di Livorno che, anche nel 2023, ha registrato numeri importanti: oltre 30 milioni di tonnellate le merci movimentate, 6.313 le navi arrivate, più di 3 milioni i passeggeri che hanno viaggiato sui traghetti e circa 635mila sulle navi da crociera.

Gli scenari

Un tema d’attualità, soprattutto in questo momento storico condizionato dallo scenario geopolitico e in particolare dai conflitti in atto nell’Europa Orientale e in Medio Oriente, che stanno avendo conseguenze negative sui traffici marittimi mondiali. In questa direzione, un ruolo centrale lo ricoprirà la Darsena Europa. Il 2023 si è concluso con l’annunciato incasso della Via (con prescrizioni) alla Darsena Europa in sede ministeriale e con la firma della concessione quarantennale tra Autorità di Sistema e la società Porta a Mare per la realizzazione del porto turistico. In altre parole, il 2024 dovrebbe essere l’anno in cui si metterà mano ad alcune operazioni cruciali per il rilancio del porto di Livorno.

Darsena Europa: gli obiettivi

L’obiettivo della Darsena Europa (l’investimento è di 450milioni) è quello di aprirà le porte alle meganavi con fondali che passeranno dai 12 ai 17-20 metri emancipando il porto livornese dal rischio di restare tagliato fuori dal risiko delle grandi rotte internazionali. Il progetto, infatti, è ritenuto fondamentale per far crescere i traffici a Livorno e prevede, nella prima fase, la realizzazione delle opere pubbliche: verrà costruita una diga foranea esterna di 4,6 chilometri, composta dal nuovo molo di sopraflutto (Diga Nord) e la nuova diga della Meloria in sottoflutto (mentre quella vecchia verrà demolita). Saranno poi realizzate dighe interne per 2,3 chilometri, a delimitare le nuove vasche di colmata (100 ettari) che si andranno ad aggiungere a quelle già esistenti (da 70 ettari) e già oggetto di un progetto di consolidamento.

Il dibattito

Gli spunti di dibattito non mancheranno nella tavola rotonda introdotta dal direttore del Tirreno, Cristiano Marcacci, e a cui prenderanno parte Piero Neri, presidente della delegazione di Confindustria Toscana centro e costa; Luciano Guerrieri, presidente dell’Autorità Portuale del Mar Tirreno Settentrionale; Gloria Dari, vicepresidente di Confetra Toscana; Giovanni Tognotti, presidente di Spedimar; Francesca Scali, presidente di Asamar. La tavola rotonda sarà coordinata dal caporedattore centrale del Tirreno, Luca Daddi


 

Primo piano
Fisco e lavoro

Decreto 1° maggio, Meloni: bonus da 100 euro per i dipendenti con reddito sotto i 28mila euro