Il Tirreno

Toscana

L’inferno sull’Appennino

Suviana, esplosione nella centrale elettrica: 4 morti, 5 feriti gravi (uno è a Pisa). Tre dispersi: «Li cerchiamo a 40 metri di profondità, una sciagura immane»

di Tommaso Silvi e Mario Moscadelli

	Le ricerche dei vigili del fuoco
Le ricerche dei vigili del fuoco

L’incendio al confine tra l’Emilia e Toscana: i pompieri si calano con le bombole d’ossigeno. I sindacati: «Un’altra strage sul lavoro». Cosa sappiamo delle vittime

09 aprile 2024
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BOLOGNA. Un’esplosione nella fase di collaudo li ha travolti, non ha dato loro scampo. I tecnici al lavoro sono stati investititi dallo scoppio. Tre invece i corpi recuperati senza vita, una quarta salma individuata, tre i dispersi. L’esplosione è avvenuta nella centrale idroelettrica gestita da Enel Green Power a Bargi, sul lago di Suviana. Un bacino artificiale creato per produrre energia, e quindi vita, ma che stavolta ha portato morte. I feriti più lievi hanno anche rifiutato il ricovero pur di dare una mano ai soccorritori, cinque invece, trasportati in elicottero, sono stati ricoverati negli ospedali di Pisa, Cesena, Parma e Forlì.

I punti chiave:

  • Ci sono 3 morti accertati, una quarta salma individuata, 5 feriti gravi, 3 i dispersi.
  • L’esplosione di una turbina si è verificata al piano -8 dell’impianto, sotto il livello dell’acqua presente nel lago.
  • Dopo l’esplosione un tubo di raffreddamento ha causato l’allagamento del piano -9.

GLI AGGIORNAMENTI

Ore 23.30. Chi sono le vittime

I tre morti sono Tanase Pavel Petronel residente a Torino, 45 anni; Mario Pisani nato a Taranto, 73 anni; Vincenzo Franchina nato a Messina, 35 anni. Pisani era ex dipendente Enel, gli altri operai lavoravano per le ditte che seguivano la manutenzione dell’impianto, Abb e Siemens.

Ore 22.30. Le aziende presenti nel cantiere

Il cantiere nella centrale idroelettrica di Bargi, dove si è registrato l'incidente, è stato aperto da Enel Green Power Italia Srl per la revisione della valvola rotativa del gruppo 2. Lo si legge sul foglio dei lavori all'ingresso della centrale. L'impresa esecutrice è Voith Hydro Srl, a cui si aggiungono come imprese selezionate Voith Hydro Srl, Meca Scarl, Siemens Energy Srl, Engineering automation srl, Tovoli Primo srl, Tcm srl, Impel System srl, Altameccanica srl, Enel Green Power Spa.

Ore 22. Le ricerche dei dispersi. Sono oltre 60 i vigili del fuoco impegnati nelle complesse operazioni di ricerca dei dispersi nella esplosione della centrale idroelettrica a Bargi, nel Bolognese.

Ore 20,35. «Due feriti sono voluti restare coi colleghi»

Il sindaco di Camugnano, Marco Masinara, fa sapere che «due dei feriti non hanno voluto lasciare i colleghi dopo l’esplosione».

Ore 20,30. Il sindaco di Bologna

«I feriti sono in condizioni gravi" ma "hanno ricevuto soccorsi immediati». Lo afferma, a SkyTg24, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore che si è recato alla centrale a Bargi, nei pressi del lago di Suviana nel Bolognese, dove si è verificata l'esplosione. «Questa centrale è molto importante - sottolinea - fa parte del lago di Suviana. Questa turbina era ferma da diversi mesi e in manutenzione». Il sindaco spiega di non avere notizia di incidenti recenti nella centrale e «di certo non di questa entità. Le cause andranno approfondite».

Ore 20. Il cordoglio di Mattarella

Il presidente, Stefano Bonaccini ha ricevuto in serata la telefonata del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che gli ha voluto esprimere la solidarietà di tutto il Paese.

Ore 19,40. I rinforzi dalla Toscana annunciati da Giani

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, comunica che è stato «attivato il nostro elisoccorso Pegaso, che ha trasportato un paziente ferito al Centro grandi ustioni dell’ospedale di Pisa.  Inviate anche squadre USAR (ricerca e soccorso in ambiente urbano, ndr), per ricerca dispersi. Grazie a tutte le forze in campo».

Ore 19,24. Amministratore di Enel Green Power sul posto

Enel Green Power fa sapere che «in relazione al grave incidente occorso nella centrale di Bargi, l’azienda sta collaborando con tutte le autorità competenti ed esprime cordoglio e vicinanza al personale coinvolto e alle famiglie, che rappresentano la priorità per l’azienda. L'amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, si è immediatamente recato sul posto per seguire di persona l’evolversi della situazione».

Ore 19,10. Uno dei feriti è ricoverato a Pisa in gravi condizioni

Uno dei feriti è ricoverato a Pisa, al Centro Ustioni. Si tratta di un tecnico di Enel Green Power di 61 anni, lavora da 34 anni in Enel. È intubato e con gravi ferite da scoppio.

Ore 18,55. Si aggrava il bilancio: 4 morti

Sale a quattro il numero delle vittime: restano tre dispersi.

Ore 18,41. Il prefetto Visconti aggiorna il bilancio: «Una sciagura immane, ecco cosa è successo»

Sul posto è arrivato il prefetto di Bologna, Attilio Visconti: «Una sciagura immane – ha detto –. Nell’impianto si stavano svolgendo dei lavori di adeguamento della centrale. Purtroppo una turbina è esplosa, ha determinato tre morti accertati, sono quattro i dispersi, cinque feriti gravi ricoverati in varie strutture ospedaliere dell’Emilia e Toscana. L’episodio è avvenuto all’ottavo piano dell’impianto sotto terra, e al piano -9 si è verificata un’inondazione determinata da un tubo di raffreddamento della turbina, che ha allagato il locale per parecchi metri. Stiamo attendendo squadre specialistiche per il recupero, stanno lavorando dodici squadre dei vigili del fuoco. Aspettiamo rinforzi per scendere nei vani occupati dall’acqua. L’edificio in profondità arriva a settanta metri, i corpi li cerchiamo a 40 metri di profondità. Dopo l’esplosione potrebbero essersi messi in salvo in un’altra zona della piastra. Nel piano -8 si è verificato anche il crollo di un solaio. Le persone coinvolte non sono dipendenti Enel, ma di un’altra ditta. Risulta coinvolto solo un ex dipendente Enel, oggi consulente». 

Ore 18,33. Il bilancio aggiornato

L’inviato del Tirreno sul posto Luigi Spinosi fa sapere che «Cinque feriti, di cui tre in modo grave trasportati agli ospedali di Cesena, Bologna e Pisa, secondo quanto spiegato dal sindaco di Camugnano, Marco Masinara. Tre i dispersi, tutti ostaggio del locale di pompaggio, sommerso dall’acqua. I soccorritori stanno cercando di svuotare la stanza dall’acqua per entrare». 

Ore 18,30. Ufficiali tre morti

I vigili del fuoco confermano di aver recuperato il corpo di tre persone senza vita.

Ore 18,25. Sorrentino, Filctem-Cgil: «Incidente di grande entità»

Parla Ilvo Sorrentino, segretario nazionale Filctem Cgil: «Nella centrale idroelettrica dove è avvenuto lo scoppio c’erano lavori che andavano avanti da qualche mese.  Le prime notizie frammentarie che abbiamo ci fanno pensare che si tratti di un incidente di grande entità. Siamo stravolti, se queste cose succedono in una grande azienda come Enel, non vogliamo immaginare cosa può succedere in altri luoghi di lavori. Non si può andare a lavoro nel 2024 e perderci la vita. 

Ore 18,22. Vigili del fuoco con bombole di ossigeno

«Vediamo un via vai continuo, si calano con le bombole di ossigeno ma non riusciamo a sapere altro», fa sapere Maurizio Fabbri, Il presidente dell'Unione dei comuni dell'Appennino. «La ricerca dei i dispersi prosegue a circa 30 metri sotto il livello del lago».

Ore 18,20. Cgil: «Altra strage sul lavoro»

La Cgil dell'Emilia-Romagna esprime «grande angoscia per il destino dei lavoratori della centrale elettrica di Suviana», sull'Appennino bolognese al confine con la Toscana: «Seguiamo con apprensione l'evoluzione delle ricerche e dell'evacuazione dello stabilimento e ci auguriamo non ci siano altre vittime oltre a quelle già annunciate», scrive il sindacato su Facebook. «Questa ennesima strage sul lavoro ci rende ancora più determinati a proseguire la lotta a oltranza fino a quando non ci sarà un cambiamento netto e radicale delle condizioni in cui oggi si lavora», si legge poi nel post. Anche la Cgil di Bologna interviene via social sul «gravissimo incidente» di Suviana, aggiungendo: «Il mondo del lavoro risponderà».

Ore 18,15. Enel: «Nessun problema alla fornitura d’energia»

La produzione nell'impianto di Bargi «è stata fermata, senza causare alcun impatto sulla fornitura del servizio elettrico a livello locale e nazionale. L’Azienda comunica che sta continuando ad operare seguendo tutte le necessarie misure di sicurezza come da procedure interne per garantire l’evacuazione del proprio personale». Lo rende noto Enel green power.

Ore 18,10. «Tutti i feriti sono stati portati via»

Il presidente dell'Unione dei comuni dell'Appennino, Murizio Fabbri, fa sapere che «tutti i feriti sono stati portato in ospedale». 

Ore 18,05. I sei dispersi non rispondono

Stando a fonti del Tirreno i sei operai dispersi nel locale di pompaggio non stanno rispondendo ai soccorritori. Il presidente dell'Unione dei comuni dell'Appennino, Murizio Fabbri ha fatto sapere che «non si erano mai verificati problemi di alcun tipo nell’impianto, siamo tutti sconvolti».

Ore 17,55. Il bilancio aggiornato: 3 morti, 3 feriti e 6 dispersi

Da quanto apprende LaPresse da fonti della Prefettura di Bologna è di 3 morti, 3 feriti e 6 dispersi il bilancio momentaneo dell'esplosione che si è verificata a 30 metri di profondità sotto la diga di Suviana.

Ore 17,50. Oltre 40 i vigili del fuoco al lavoro

Sono oltre 40 i vigili del fuoco al lavoro dopo l'esplosione nel primo pomeriggio di oggi in una centrale idroelettrica semi-sommersa a Bargi, nei pressi del lago di Suviana: soccorsi tre operai feriti. Continuano le ricerche di possibili dispersi. L'intervento è in corso.

Ore 17,45. Bonaccini: «Attivata la Protezione civile»

«Seguiamo con estrema preoccupazione le notizie provenienti da Suviana. Sono in stretto contatto col sindaco di Camugnano e il Comandante dei Vigli del Fuoco. La vicepresidente Irene Priolo sta raggiungendo il luogo dell’esplosione. Abbiamo attivato le strutture di Protezione Civile, a disposizione dei Vigili del fuoco e delle Forze dell'ordine impegnate nelle operazioni di salvataggio». Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in merito all’esplosione che si è verificata in una centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana, sull'Appennino Bolognese.

Ore 17,40. Ci sarebbero tre morti

Sarebbero tre i morti nell’esplosione. È quanto apprende l'Adnkronos da fonti della prefettura di Bologna secondo cui sono tre invece i dispersi. Un bilancio ancora provvisorio che conta diversi i feriti, una decina: quattro gli ustionati in gravi condizioni trasferiti in elisoccorso negli ospedali di Cesena e Parma. 

Ore 17,35. Il bilancio aggiornato dalla prefettura

Al momento si contano «sette operai dispersi e tre feriti» a seguito dell'incidente «a un generatore

della centrale elettrica di Bargi, nel Comune di Camugnano». Lo fa sapere la Prefettura di Bologna, spiegando che «la diga di Suviana non è interessata», dall'incidente e precisando che i soccorsi sono ancora in corso.

Ore 17,15. Giani: «Feriti gravi e dispersi»

Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani:  «Una forte esplosione è avvenuta nel sottosuolo della centrale elettrica di Suviana, al confine con la Toscana, con feriti gravi e dispersi. Esprimo la massima vicinanza e ringrazio tutti i Vigili del Fuoco, Forze di Polizia e soccorritori impegnati».

Ore 17,10. «Situazione gravissima»

Eccole parole del comandante dei vigili del fuoco di Bologna: Calogero Turturici. «Ci sono dei feriti, almeno uno è sicuramente in gravi condizioni. Ci sono anche dei dispersi. Il numero preciso lo avremo solo quando riusciremo a contattare un responsabile dell’impianto, che al momento dello scoppio non presente sul posto. Si tratta di un incidente che si è verificato a livello -9, quindi al di sotto del livello dell’acqua attualmente presente nel bacino. Stiamo cercando di entrare nell’impianto ma c’è molto fumo, e dobbiamo prima di tutto far scendere la temperatura. Quando saremo al piano dell’incidente avremo un quadro più chiaro della situazione. Al momento non è possibile individuare la causa dell’esplosione, sappiamo solo che a quel piano ci sono i trasformatori. I locali dell'esplosione sarebbero sommersi d’acqua, così ci è stato riferito da chi per primo si è approcciato a scendere lungo il condotto». Sul posto sono intervenuti, oltre a numerose squadre dei pompieri- compresi il Nucleo sommozzatori e il Nucleo Nbcr

(Nucleare-Biologico-Chimico-Radiologico)- anche i Carabinieri, la Polizia locale e il 118, anche con l'elisoccorso. 

Ore 17,05. Stavano facendo lavori di manutenzione

Sul posto si stanno recando il prefetto di Bologna Attilio Visconti e il sindaco Matteo Lepore con il comandante dei vigili del fuoco. «Stanno verificando cosa è successo, anche sul numero dei feriti e dei dispersi al momento non ci sono certezze. Dobbiamo ancora capire, credo stessero facendo dei lavori di manutenzione nella centrale», dice il prefetto.

Ore 17. Sei lavoratori dispersi

I sei lavoratori dispersi sarebbero sott’acqua. Ancora i vigili del fuoco non sono riusciti a entrare nella centrale idroelettrica. 

Ore 16.55. Notizie allarmanti

«Le notizie che giungono dall'Emilia Romagna dopo l'esplosione nella centrale idroelettrica nei pressi di Suviana sono allarmanti. Piena solidarietà ai familiari di chi è rimasto coinvolto e un ringraziamento ai soccorritori per il loro impegno nella ricerca dei dispersi». Lo dichiara la senatrice di Italia Viva Silvia Fregolent.

Ore 16,35. Incendio a 30 metri

Il sindaco di Camugnano Marco Masinara: «Incendio a 30 metri di profondità. Pare sia scoppiato un incendio al piano meno nove, la centrale è tutta sotto il livello del lago a circa 30 metri profondità», Secondo le prime informazioni, «stavano facendo dei lavori alle turbine, dentro c'è il personale. Mi hanno riferito che stanno provando a entrare i vigili del fuoco ma stanno avendo difficoltà». Il primo cittadino sta andando sul posto, dove c'è già la polizia municipale, insieme a mezzi di soccorso e ambulanze. Operano vigili del fuoco e carabinieri.

Ore 16.30. Scatta l’allarme

«Purtroppo c'è stata una brutta notizia in Emilia Romagna, stiamo seguendo con apprensione gli sviluppi della situazione, siamo solidali con tutte le famiglie preoccupate per il destino dei loro cari». Così Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri parlando dell'esplosione che si è verificata alla diga del bacino di Suviana, sull'Appennino bolognese.

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