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Roma-Lazio, decide Gianluca Mancini: l'eroe del derby è toscano. Una carriera iniziata con dei palleggi per caso a una festa

di Tommaso Silvi e Mario Moscadelli

	Mancini dopo il gol nel derby e ai tempi del Valdarno
Mancini dopo il gol nel derby e ai tempi del Valdarno

Il capitano giallorosso ha dato i suoi primi calci nel Valdarno, squadra del suo paese: a notarlo Giuseppe Aurilia

06 aprile 2024
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MONTOPOLI VALDARNO. Un toscano decide il derby di Roma. Gianluca Mancini, 27 anni di Montopoli Valdarno (Pisa), è l’eroe della Capitale, la sponda giallorossa ovviamente. Un eroe calcisticamente costruito in Toscana: gli inizi nella squadra del suo paese, a Montopoli Valdarno appunto, poi il settore giovanile a Firenze, nella Fiorentina.

Gli inizi al Valdarno calcio

Mancini inizia a giocare a calcio a 7 anni, quando Giuseppe Aurilia, allora allenatore nel settore giovanile del Valdarno calcio, lo nota mentre palleggia per strada durante una festa paesana e convince i genitori a iscriverlo alla scuola calcio. Poi la Fiorentina, che si fa avanti per inserirlo nella “scuderia” delle promesse viola: bel fisico e feeling con il gol. Mamma Claudia e babbo Giovanni tentennano. Sanno che il calcio, a quel livello, diventa un impegno rigidissimo. Ma il figlio scalpita e alla fine accettano. Nel 2011 arriva lo scudetto con i Giovanissimi Nazionali. In un nostro articolo datato 1 agosto 2011 si legge: «È nata una stella del calcio di domani. Si tratta di Gianluca Mancini, 15 anni, residente a Montopoli Valdarno ma già un giocatore della Fiorentina». Nell’estate del 2014 svolge il ritiro precampionato in prima squadra agli ordini di Vincenzo Montella

L’incontro con il suo idolo

Nel luglio 2015 viene girato in prestito al Perugia, in serie B. È qui che incontra il suo idolo, Marco Materazzi. La stretta di mano - con tanto di scambio di maglie - avviene grazie al massaggiatore, che nota il tatuaggio con il numero 23 sul corpo di Gianluca, fatto proprio in onore dell’ex difensore dell’Inter - e del Perugia - suo idolo assoluto. 

L'esplosione

Con la maglia del Perugia consuma il suo esordio professionistico l’11 settembre 2015, a 19 anni. Al termine della stagione il club umbro lo acquista a titolo definitivo con un contratto di quattro anni. Ma l’esplosione di Mancini deve ancora arrivare. Il 12 gennaio 2017 passa all’Atalanta, rimanendo in prestito al Perugia fino al termine della stagione. Nell’estate 2017 si trasferisce a Bergamo: qui il 24 settembre, a 21 anni, fa il suo esordio in serie A.  Da qui l'esplosione, definitiva, che lo porta a Roma, fino a diventarne il capitano. Fino a diventarne l’eroe nella partita più importante per un popolo, quello giallorosso, con il gol decisivo allo scadere del primo tempo. Anche oggi Montopoli è in festa.

L’inchino sotto la sud

Un gol da un sapore decisamente speciale per il golden boy di Montopoli: «Mi batte il cuore fortissimo. Il derby vinto dopo tanto tempo – dice Mancini a Dazn –  ho segnato al mio decimo derby. Mi mancava il gol, sono l'uomo più felice del mondo. Cosa significa per me segnare in un derby? Non vincevamo da tanto, i tifosi se lo meritavano. Ci hanno sempre sostenuto anche dopo la sconfitta in Coppa Italia. Il gol ti rende felice, ma l'importante era vincere per noi, per la classifica e i tifosi. L'inchino sotto la sud? È bello festeggiare con i nostri tifosi, ovviamente senza mancare di rispetto a nessuno. L'inchino è per questa fantastica curva, c'è un grande affetto reciproco. I tifosi sono fantastici».

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