Il Tirreno

Toscana

Cittadini e servizi

Bollette gas, dopo i risparmi arriva la stangata. Ecco i consigli per risparmiare

di Maurizio Caldarelli
Bollette gas, dopo i risparmi arriva la stangata. Ecco i consigli per risparmiare

Federconsumatori: «Conviene scegliere il contratto a prezzo variabile. E consultare le offerte del portale di Arera»

11 febbraio 2024
4 MINUTI DI LETTURA





Nel 2023 le bollette di luce e gas sono state tra le più leggere in Toscana, ma nel 2024 andrà purtroppo peggio.

Un anno di tregua

Secondo l’analisi di Facile.it – a parità di consumi – nel 2023 le famiglie residenti in Toscana con un contratto di fornitura nel mercato tutelato hanno speso, in media, circa 770 euro per la bolletta della luce e 815 euro per quella del gas; vale a dire, rispettivamente, il 34 e il 27 per cento in meno rispetto all’anno precedente. Tra luce e gas, lo scorso anno i toscani hanno pagato, mediamente, 1.585 euro a famiglia (erano 2.283 nel 2022). Prendendo in considerazione la sola energia elettrica e analizzando i dati su base provinciale, emerge come Lucca sia stata l’area toscana dove le bollette sono state più pesanti. Valori inferiori alla media regionale per Arezzo, Siena e Grosseto (726 euro, 2.251 kWh). Chiudono la graduatoria Massa-Carrara e Livorno. Anche per il gas le bollette variano a seconda dei consumi medi rilevati. Gli abitanti di Arezzo, lo scorso anno, hanno pagato il conto più salato: mediamente, 884 euro a fronte di un consumo di 950 smc. Chiudono la classifica Grosseto (730 euro, 785 smc) e Livorno, 689 euro (740 smc).

Gas: ora i rincari

«Nel 2024, parlando innanzitutto di gas metano – sottolinea il presidente del Federconsumatori Grosseto, Giorgio Romualdi – ci sarà un probabile ulteriore ribasso della materia prima (il prezzo è collegato agli eventi internazionali) di circa 70 euro all’anno per il mercato tutelato. Ma dal 1° gennaio sono stati ripristinati gli oneri di sistema, che pesano per un 10 per cento e soprattutto c’è un aumento dell’Iva sulle bollette. Dal 5 per cento pagato dagli utenti fino allo scorso 31 dicembre si passerà al 10 per cento per chi rimane sotto i 400 metri cubi annui, salendo al 22 per cento per chi supera tale consumo».

«L’Osservatorio di Federconsumatori – aggiunge Romualdi – ha calcolato che ci sarà un aumento di 102 euro annui per chi è rimasto nel mercato tutelato, i cosiddetti vulnerabili (che hanno un punto di scambio virtuale che parte da 0,32 al mc); chi ha scelto il prezzo variabile (attualmente intorno a 0,32, maggiorato di uno spread che parte da dieci centesimi) avrà un rincaro di circa l’11 per cento; mentre chi ha optato per un contratto fisso potrebbe avere rincari addirittura del 49% rispetto all’anno precedente. Tra l’altro dal 1° gennaio l’Arera ha stabilito che le aziende possano mettere una penale in caso di rescissione anticipata del contratto a prezzo fisso».

I consigli

Cosa consiglia dunque Federconsumatori a chi deve scegliere un contratto? «Per il mercato libero l’offerta migliore è sempre quella del prezzo variabile che partendo da 0,32, nonostante le oscillazioni, non dovrebbe mai arrivare mai allo 0,55 - 0,60, addirittura 0,80 che viene offerto dai gestori per il fisso. Consigliamo comunque di andare a visionare le offerte del portale di Arera, nel quale si comparano i gestori.».

Incognita elettricità

Il mercato dell’energia elettrica, dopo la proroga della fine del mercato tutelato dal 1° aprile al 1° luglio, è invece tutto da verificare. I clienti domestici non vulnerabili che non avranno scelto un fornitore del mercato libero entro la fine di giugno passeranno al servizio a tutele graduali. Si prospetta un’offerta media nazionale di -73 euro all’anno e prezzo all’ingrosso per il kWh. I dettagli delle condizioni economiche si sapranno solo più avanti. Lo scorso 10 gennaio si sono tra l’altro tenute le aste per la scelta dei fornitori del Servizio a tutele graduali, il sistema transitorio che regolerà le forniture di energia elettrica per i clienti domestici non vulnerabili con la fine del servizio di maggior tutela. Ai consumatori grossetani che usciranno dal mercato tutelato, senza aver trovato un nuovo gestore, Edison Energia (che ha vinto l’asta per la nostra area) offrirà un prezzo medio: maggiore del mercato tutelato e inferiore al mercato libero. Fermo restando che i consumatori possono cambiare gestore in ogni momento.

«Il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica è attualmente di 0,13 a Kwh – sottolinea Romualdi – ma bisognerà vedere cosa accadrà dopo la fine del mercato tutelato. Quest’anno sarà tra l’altro più difficile beneficiare del Bonus energia, passato dai 15.000 euro di Isee a 9.000. Dunque, l’agevolazione andrà a un minor numero di persone che in passato».


 

Primo piano
La storia

Valencia, due toscani nell’apocalisse di acqua e fango: «Ora sforniamo pane per gli sfollati»

di Tommaso Silvi
Sportello legale