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Fi-PI-Li: noi trasportatori portati all’esasperazione, vi racconto il mio ultimo incubo


	Il rimorchio ribaltato sulla Fi-Pi-Li
Il rimorchio ribaltato sulla Fi-Pi-Li

Faremo richiesta danni a chi di competenza per i chilometri in più e il tempo perduto

29 dicembre 2023
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Mercoledì 27 dicembre la Fi-Pi-Li è stata nuovamente teatro di un incidente con gravi ripercussioni sul traffico. Sul caso ecco la lettera di Paolo Gasperini, di professione autotrasportatore.

Sveglia presto come sempre (alle ore 5) per noi trasportatori, per ottemperare agli impegni presi con il nostro committente della zona di Santa Croce sull'Arno.

Partiamo di buon auspicio con il nostro nuovissimo 530, Euro 6, zero emissioni, zero rumori (quasi obbligati a tale acquisto) e già a Ponsacco (sulla Bretellina) troviamo un camioncino cassonato che forse non rispetta normative di alcun tipo quanto a emissioni, con fanali posteriori pressoché inesistenti, che oltre a ostacolarci la marcia (viaggia a una velocità dai 30/40 chilometri all’ora) emette maleodoranti gas di scarico (le cinture di sicurezza degli occupanti e il carico ben legato possono essere un vano e vago ricordo). Ma passiamoci sopra: arriviamo dal committente che come sempre ci carica in maniera super veloce, salutiamo, rinnoviamo gli auguri e ripartiamo alla volta di Livorno.

Eccoci, fatti altri 12-13 chilometri imbocchiamo la superstrada a Montopoli Valdarno: sorpresa, la superstrada è chiusa! Il tutto senza alcuna segnalazione! Ma i cosiddetti preposti al traffico dove sono? I tabelloni a led che possono indicare questo problema dove sono? Giusto, meglio pensare a metterci la tratta a pagamento: oltre a pagare, saremo nella stessa condizione? Ma com’è possibile che nel 2023 non sia ancora stato istituito un servizio WhatsApp che ci avvisi di tali inconvenienti? Già, è troppo semplice...

Con 44 tonnellate di carico ho dovuto attraversare centri abitati con divieto di transito, e potrebbe essere accaduto che qualche vigile o qualche telecamera mi farà arrivare pure un bel verbalino con tanto di decurtazione di punti sulla patente di guida, oppure qualche agente che applica in modo zelante il codice della strada abbia notato che ho guidato dieci minuti più del dovuto e senza tante storie mi scriva una bella “letterina”.

Come si risolve il problema: con un'ora di ritardo e circa trenta chilometri di strada in più per niente (per inciso la tassa di possesso la pago per intero, senza sconti, e il carburante idem, senza contare il resto). Ma non ci sono metodi nel 2023 meno ortodossi e più tecnologici per dare informazioni a tutti? Io credo di sì, però forse per molti è meglio continuare su questa strada, oppure potrei aggirare l'ostacolo anch'io, comprando un misero Daily da 500 euro (per chi non lo sapesse il Daily è un vecchio tipo di autocarro).

Faccio presente che non sono il manager della ditta di logistica certificata che si spaccia per autotrasportatore ma spesso e volentieri non possiede neppure i titoli di guida: siamo un’impresa familiare, in cui noi (dal 1947) insieme a tre magnifici collaboratori (Riccardo, Claudio e Roberto) che contano anni e anni di esperienza nel settore cerchiamo di "tirare avanti" nel miglior modo, con professionalità e serietà, come sempre. Vocaboli ormai in disuso, sopratutto sbeffeggiati da chi ci dovrebbe governare e/o rappresentare!

Siamo stanchi: faremo richieste di danno (per perdite tempo, per consumi aggiuntivi, eccetera) a chi di dovere e di competenza. Restiamo battaglieri: di strada ne abbiamo fatta tanta , e tanta ne faremo.
 

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