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È morto il pittore e scultore Fernando Botero: profondo il suo legame con la Versilia. Il suo stile iniziato con un mandolino


	Fernando Botero
Fernando Botero

Ha contribuito a rendere Pietrasanta la Piccola Atene, un amore iniziato nel 1983 con la visita alla Fonderia Mariani. Lo scorso maggio la scomparsa della moglie

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È morto all'età di 91 anni l'artista Fernando Botero, il più conosciuto pittore e scultore colombiano. Lo riportano i media colombiani. L'ex presidente del Paese, il premio Nobel per la Pace Juan Manuel Santos, è stato fra i primi a commentare la notizia su X: "Siamo profondamente dispiaciuti per la scomparsa di Fernando Botero, uno dei più grandi artisti colombiani e del mondo. Sempre generoso con il suo Paese, grande amico e appassionato costruttore di pace. Le nostre più sincere condoglianze a tutta la sua famiglia", ha scritto Santos. Botero ha contribuito a rendere Pietrasanta la Piccola Atene della Versilia. Nel maggio scorso era morta la moglie, Sophia Vari.

IL PRIMO INCONTRO LA VERSILIA

Botero conobbe la Versilia nel 1983. «Insieme a Pierre Levai, direttore del Malborough Gallery di New York – raccontava al Tirreno –  mi recai a Pietrasanta a rendere omaggio alla moglie di Jacques Lipchitz appena scomparso e a vedere le opere lasciate nel suo atelier. Avevo portato con me un piccolo gesso che volevo tradurre in bronzo. Fu la signora Lipchitz a consigliarmi Pietrasanta per le sue fonderie. Così visitai la Fonderia Mariani, lasciai il gesso e solo dopo alcuni mesi tornai a vedere il lavoro. Rimasi veramente soddisfatto dalla fusione: da allora è cominciato questo lungo rapporto con la città». 

L’ARTISTA E IL MOTIVO DELLE SUE OPERE 

Nel 1956, quando l’artista aveva 24 anni, Botero applicò la dilatazione della forma a un oggetto: un mandolino. Stava dipingendo uno studio per una natura morta (poi divenuta nota come Natura morta con mandolino) e aveva però raffigurato il foro di risonanza dello strumento in proporzioni decisamente più piccole rispetto al normale, con la conseguenza che il mandolino risultava molto più tozzo e allargato rispetto a un mandolino raffigurato con il foro nelle proporzioni corrette. L’artista fu allo stesso tempo colpito e visceralmente attratto da questa forma dilatata oltre il naturale, perché gli evocava una profonda sensualità. Dopo aver dunque "dilatato" il mandolino, Botero trovò il suo stile, e iniziò a dilatare le forme di altri oggetti, di animali, di esseri umani. Nasce così quell`aspetto "grasso" che costituisce il marchio di fabbrica di Botero riconosciuto come "l'artista colombiano più grande di tutti i tempi".

Sua figlia Lina Botero, parlando a Caracol Radio, ha spiegato: «Era in pessime condizioni di salute da cinque giorni perché aveva contratto una polmonite. È morto all'età di 91 anni, ha avuto una vita straordinaria e se n'è andato al momento giusto. È stata una persona che ha dedicato la vita al suo Paese, che è stato oggetto della sua opera artistica».

Sulle persone grasse recentemente aveva detto: «Non dipingo donne grasse. Nessuno ci crederà, ma è vero. Ciò che io dipingo sono volumi. Quando dipingo una natura morta dipingo sempre un volume, se dipingo un animale lo faccio in modo volumetrico, e lo stesso vale per un paesaggio. Sono interessato al volume, alla sensualità della forma». Il lavoro di Botero nei primi anni si ispira all’arte coloniale precolombiana e spagnola. Negli anni 50 ha iniziato a sviluppare il suo marchio di fabbrica - uomini e animali gonfi - dopo essersi trasferito a New York City nel 1960. Dopo aver raggiunto un pubblico internazionale con la sua arte, nel 1973, Botero si è trasferito a Parigi, dove ha iniziato a creare sculture. Queste opere estendono i temi fondanti della sua pittura, mentre si concentra nuovamente sui suoi soggetti gonfiati. Il presidente colombiano Gustavo Petro si è detto rattristato per la morte di Botero, che ha ricordato come il pittore "della nostra violenza e della nostra pace".

La sua vastissima produzione è composta da quadri, disegni e sculture di grandissimo valore artistico ed economico. Nel 2022 la scultura "Man on Horse" è stata venduta all'asta di Christie's a New York per 4,3 milioni di dollari, un prezzo record per un'opera dell'artista.

Uno dei momenti più difficili fu rappresentato dalla morte del figlio Pedrito: era il 1974 e il bambino che aveva solo 4 anni rimase vittima di un incidente stradale. La moglie, la pittrice greca Sophia Vari, era morta cinque mesi fa. Negli anni '90 Botero aveva iniziato a frequentare l'Italia con continuità, dove ha studiato molto per conoscere a fondo la storia e la cultura del Rinascimento. Nel 1983 ha aperto uno studio a Pietrasanta, cittadina nella quale amava trascorrere diversi mesi all'anno.

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