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Rigassificatore, la Golar Tundra sarà operativa tra due mesi. Resta il mistero sul dopo Piombino

di Luca Centini
Rigassificatore, la Golar Tundra sarà operativa tra due mesi. Resta il mistero sul dopo Piombino

La nave potrà iniziare l’attività di rigassificazione da metà maggio. Proroga di tre mesi a Snam per definire la destinazione successiva

20 marzo 2023
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PIOMBINO. Il primo gas arriverà alla fine di aprile. E servirà per completare il set-up della nave. Poi, a metà maggio, la Golar Tundra inizierà l’attività di rigassificazione. Nel frattempo dovranno essere completati in tempi record i lavori imponenti sia sulla banchina sia lungo il tracciato da 8,5 chilometri del gasdotto di collegamento dal porto fino al punto di attacco alla rete del gas nazionale. La Golar Tundra sembra un gigante immobile, allineato dalla mezzanotte di domenica alla banchina Est della darsena Nord del porto di Piombino. Ha impiegato 50 minuti per entrare nella sua “nuova casa”, è questo il tempo effettivo della sua prima manovra d’attracco compiuta dai piloti del porto con l’ausilio di quattro rimorchiatori. E adesso si staglia all’orizzonte, proprio alle spalle del presidente della Regione Eugenio Giani durante la conferenza stampa tenuta sul porto di Piombino assieme all’Ad di Snam Fsru Italia Elio Ruggeri e a Massimo Derchi, managing director Snam Rete Gas.

Il più soddisfatto è proprio il commissario straordinario, che guarda la Golar e parla di «Toscana del fare». Non solo. Arriva a chiamare la Fsru «nave della libertà» perché «potrà garantire una diversificazione degli approvvigionamenti dell’Italia» e perché «ci libera, almeno in parte, dalla dipendenza che più ci preoccupa, quella dal gas russo».

Dalla banchina Pecoraro del porto di Piombino, quella adibita agli imbarchi per la Sardegna, Giani parla in qualità di commissario anche per il governo, che non ha inviato esponenti. Assente – c’era da aspettarselo – il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, da mesi sulle barricate contro il progetto targato Snam. Sul porto ci sono tanti uomini delle forze dell’ordine ma non si vedono i comitati: stavolta non ci sono contestazioni organizzate.

Piombino, hub del gas

È il 22 marzo del 2022: l’allora ministro alla transizione ecologica Roberto Cingolani scrive a Snam chiedendo alla società di attivarsi per aumentare la capacità di rigassificazione del Paese.

Un anno fa. L’arrivo della nave è una sorta di chiusura di un cerchio, un punto di svolta che trasforma Piombino, per i prossimi tre anni, in un hub del gas. Ieri, infatti, si è conclusa l’asta pubblica per l’aggiudicazione di 43 slot da 170mila metri cubi di gas su un orizzonte ventennale, che dovranno essere lavorati dalla Golar Tundra.

«È una gara aperta – ha spiegato l’Ad di Snam Fsru Italia Ruggeri – I soggetti che hanno depositato le buste a mezzogiorno io non li conosco ancora. Nell’arco della settimana sapremo con esattezza quanta capacità di rigassificazione è stata venduta e quali sono i soggetti che l’hanno acquistata». Il piano di rigassificazione ventennale, secondo quanto previsto da Snam, scatterà dal prossimo ottobre. «Il terminal gas – ha commentato il ministro alla sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin – è uno strumento fondamentale per i nostri stoccaggi e per superare l'inverno 2023-2024, oltre che per dare sicurezza al Paese perché ci permette di avere 5 miliardi di metri cubi di gas, che sono una quota importante del nostro consumo. Su tutto questo poi c'è anche l'impegno fermo del governo di mantenere la nave per un massimo di tre anni, quindi di spostarla su un altro sito che stiamo valutando». E sui rischi per la sicurezza legati all’impianto, il ministro, taglia corto: «Noi finora abbiamo tutte le garanzie e il massimo dell'impegno, anche da parte di Snam, che sia un qualcosa di sicuro e garantito».

Tre anni in porto, e poi?

La Golar Tundra resterà tre anni a Piombino. E poi? La risposta ancora non c’è. Il commissario Giani ha infatti concesso una ulteriore proroga di tre mesi alla società che avrebbe dovuto indicare la località off-shore entro il 26 marzo. «Mi rimetto a Snam – ha detto il commissario straordinario Giani – Ho concesso altri tre mesi perché è tutto mio interesse che Snam scelga un luogo più idoneo per il rigassificatore che a questo punto non sia necessariamente in Toscana». «Abbiamo scelto più siti offshore potenzialmente idonei sia nell’Alto Adriatico sia nell’Alto Tirreno – aggiunge Ruggeri di Snam – Abbiamo la necessità, e per questo abbiamo chiesto la proroga, di interfacciarci con il governo nazionale e le istituzioni locali per finalizzare il sito per il quale avvieremo una nuova istanza autorizzativa».

Ferrari: «Non è finita»

Il grande assente della giornata è il sindaco di Piombino Francesco Ferrari. Che per il momento, affidandosi ai social, attacca frontalmente Giani accusandolo di fare delle passerelle: «Le immagini della Golar Tundra che entra nel nostro porto sono state senza dubbio d’impatto e capisco chi, guardandole, si è sentito scoraggiato. Ma c’è ancora un ricorso pendente al Tar e, checché ne dica il presidente della Regione Giani, se il tribunale deciderà di accoglierlo, la Golar Tundra dovrà disormeggiare e andarsene dalla nostra città». l


 

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