Il Tirreno

Questo articolo è stato scritto da uno studente del progetto Scuola2030 che chiede di rimanere anonimo.

Vorrei parlare di un tema che è condiviso da tutti i ragazzi della mia età, e anche dagli adulti che prima di noi ci sono passati: la pubertà.

La pubertà è quel periodo di cambiamento del corpo di un bambino a quello di un adulto. Convenzionalmente l’età di pubertà per le femmine è dai 10 ai 14 anni, mentre per i maschi dai 12 ai 16.

Io ho appena superato questo periodo e quindi volevo raccontare di come io ho sentito questo cambiamento.

Io credo che abbia iniziato a sentire e a vedere che il mio corpo stava cambiando nel momento in cui ho fatto il passaggio dalle medie alle superiori. Infatti chi mi conosceva era rimasto sconcertato dal mio cambiamento in altezza. Del resto avevo fatto 12 centimetri in tre mesi, e di questo cambiamento ero molto felice, visto che precedentemente agli altri piaceva prendermi in giro perché ero più basso. Allo stesso tempo essere più alto mi faceva sentire più grande e più forte.

Da quel momento in poi una serie di fattori – compresi la scuola e il Covid – mi hanno portato a un cambiamento di carattere che, per certi versi, è stato buono. Sono infatti diventato più espansivo, anche più sicuro di me stesso, ma allo stesso tempo “cattivo”.

Ero infatti diventato più sfaticato e molto stressato, tanto che ero arrivato a giorni in cui non avevo voglia di fare niente, e questo, di conseguenza, ha influenzato negativamente sul mio rendimento scolastico.

La cosa più grave, però, è che il troppo stress mi ha fatto diventare più aggressivo, tanto da farmi arrivare a rispondere in malo modo ai miei genitori e amici, cosa che non ho mai fatto e mai avrei pensato di fare prima.

Le cose sono però migliorate dopo aver discusso e chiarito con i miei genitori e amici, dopo essere arrivati alla fine dell’anno scolastico e aver passato l’estate a rilassarmi, senza non dover pensare al Covid e in parte alla scuola, e soprattutto potendo uscire senza mascherina e di conseguenza sentimi più sicuro di non rischiare di prendere il virus e infettare le persone care.

Tutte queste circostanze hanno portato a un grande cambiamento di carattere che mi ha fatto tornare a quello che ero prima del liceo, cioè un buono, bravo, gentile e spensierato ragazzo con tanta energia e voglia di riprendersi il tempo perduto a non fare niente, senza stress e con tanta voglia di fare tutto ciò che voleva fare ma che non ha avuto la possibilità di fare, con l’aggiunta di una completa sicurezza e fiducia in se stesso.

Spero che questa piccola esperienza personale sul cambiamento del corpo che può portare a volte a un cambiamento di carattere possa aiutare le persone che sono, o si sentono, simili a me. Voglio dirvi di avere fiducia in voi stessi e parlarne con le persone a voi più care che, sono sicuro, saranno lì pronte ad aiutarvi.