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Mps, l’utile va giù e la Borsa punisce: altre richieste danni per 1,8 miliardi

Cristiano Pellegrini
Mps, l’utile va giù e la Borsa punisce: altre richieste danni per 1,8 miliardi

Ma l’ad Lovaglio rassicura: siamo determinati, raggiungeremo gli obiettivi

05 agosto 2022
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SIENA. Banca Mps ha chiuso la semestrale del 2022 con un utile di 27,2 milioni, 18 dei quali registrati nel secondo trimestre. Il parallelo con il dato del primo semestre 2021 (utile di 202,1 milioni) parla di un calo dell’86,5%. Il confronto «risente di alcune poste registrate nel primo semestre 2021, tra cui il maggior contributo dalla cessione di titoli e da quello derivante dalla valutazione delle dta, nonché del miglioramento delle coperture dei crediti deteriorati avvenuto nel corso dei primi due trimestri del 2022», ha fatto sapere Rocca Salimbeni.

I ricavi scendono del 2,5%, a 1.522 milioni di euro, ma aumentano del 2,8% al netto del minor contributo derivante dalla cessione dei titoli. In aumento, ma è tutt’altro che un fatto positivo e comunque inaspettato, le richieste stragiudiziali di risarcimento danni. Nel secondo trimestre la banca ha registrato un incremento per circa 1 miliardo di euro di richieste stragiudiziali da una società di consulenza per conto di investitori istituzionali, a cui si è aggiunto ad agosto un ulteriore reclamo da 800 milioni dalla medesima società.

«Posizioni palesemente disomogenee sotto più profili, di assoluta indeterminatezza e generiche», tranquillizzano da Montepaschi che comunque ha provveduto ad effettuare accantonamenti. Sottoscritto un accordo per la cessione di crediti deteriorati per 917,5 milioni di euro che consente di abbassare la loro incidenza lorda al 3,9%. Intanto il cda ha fissato al 15 settembre la data dell’assemblea straordinaria che darà il via libera all’aumento di capitale da 2,5 miliardi. «Le condizioni per l’aumento di capitale devono essere condizioni di mercato», per cui «non prevediamo che il Mef possa incrementare il contributo» rispetto a quella che è la sua attuale quota nel capitale, pari al 64,2%, ha detto l’ad Luigi Lovaglio.

Sul fronte della ricapitalizzazione Rocca Salimbeni ha fatto sapere, invece, di aver allargato il consorzio di garanzia. Santander, Barclays, Société Générale e Stifel Europe Bank AG si sono unite a BofA, Citigroup, Credit Suisse e Mediobanca in qualità di sottoscrittori di un accordo di intermediazione in linea con quello già sottoscritto dalle altre banche presenti nel consorzio. Mps «continua a fornire tutti i chiarimenti necessari richiesti dalla Bce» nell'ambito dell'istruttoria sull'aumento di capitale. A distanza di 40 giorni dalla presentazione del piano industriale, Lovaglio dice che «sarà impossibile fermare la nostra determinazione e quindi raggiungeremo tutti gli obiettivi». In Borsa però Mps ha sofferto (-6,7% a 0,41 euro), complici un utile trimestrale sotto le attese e l'aumento del contenzioso per l'informazione finanziaria.  

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