Nardella e Biffoni si sganciano da Letta: «Non ce la sentiamo di lasciare le nostre città». Ma Fossi (Campi): «Sono pronto»
I sindaci di Firenze e Prato ribadiscono il sostegno al partito Democratico: «Lavoreremo sui territori durante la campagna elettorale». Cantini non si ripresenta
FIRENZE. «Il mio compito ora è quello di rimanere alla guida di Firenze. Ringrazio coloro che mi hanno chiesto di candidarmi al Parlamento, ma il bellissimo lavoro che dobbiamo portare avanti per la nostra città richiede il mio massimo impegno». Si è espresso così sui social il sindaco di Firenze Dario Nardella alla notizia della strategia del segretario dem Enrico Letta di chiedere l’aiuto dei sindaci big per il voto del 25 settembre.
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«Apprezzo la generosità con cui molti miei colleghi hanno accettato di candidarsi anche perché in molti casi sono più vicini di me alla scadenza del loro mandato - prosegue Nardella -. Da Sindaco sarò comunque in prima linea per sostenere il Partito Democratico nella campagna elettorale, portando avanti le nostre proposte e scongiurando un successo delle destre populiste. Il segretario Enrico Letta ha ribadito anche oggi il ruolo cruciale dei territori e dei sindaci in questa sfida. È una grande opportunità per l'Italia. Dobbiamo essere tutti pronti e uniti. Porteremo ancora una volta in alto la voce di Firenze e della nostra comunità!».
Stesso concetto viene ribadito anche da Matteo Biffoni, sindaco dem di Prato e presidente di Anci Toscana: «Amo la mia città e voglio rimanere a fare il sindaco. Sono sempre stato a disposizione della mia comunità e ringrazio i tanti che anche in questi giorni mi hanno chiamato, scritto, incontrato, dimostrandomi ancora una volta fiducia e stima. Non ho nessuna intenzione di candidarmi in Parlamento».
Biffoni aggiunge: «Non me la sento di lasciare la città ora perché ho un impegno con la mia comunità e molto ancora da fare e perché questo è il mestiere più appassionante che io possa svolgere». Il sindaco ha poi aggiunto che «ovviamente sarò presente e a disposizione per la campagna elettorale per affermare le ragioni del mio partito, proporre una agenda utile al Paese, lottare per le riforme tanto attese e arginare questa destra populista e sovranista».
Si mette, invece, a disposizione del Pd il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi: «Io mi rimetto al partito - dice Fossi - quello che deciderà il partito poi valuterò, quindi sono in una fase di attesa. Il fatto che il mio nome circoli come uno dei papabili è una cosa che fa piacere a me e al territorio, poi vedremo. Sono un sindaco a cui mancano pochi mesi per la scadenza del mandato - ha precisato poi Fossi -, quindi una volta che avremo fatto un ragionamento con il partito poi ragionerò con il partito locale e con gli altri dell'amministrazione, quindi sono in una fase di riflessione e valutazione».
La deputata di Castelfiorentino Laura Cantini, eletta nelle liste del Partito Democratico, ha fatto sapere che non presenterà la propria candidura alle elezioni politiche del 25 settembre. Lo ha reso noto tramite un post su Facebook, spiegando che «è venuto il tempo per me di lasciare, non la passione politica: tornerò con piacere a viverla da semplice militante così come ho fatto per 25 anni prima di essere chiamata a fare il sindaco di Castelfiorentino. Lo devo a chi fino ad oggi mi ha dato fiducia e a chi in famiglia, mamma e babbo, mi ha insegnato l'onestà, l'impegno, la bontà e i valori di libertà, uguaglianza e giustizia sociale».
Cantini era alla sua seconda esperienza parlamentare dopo aver ricoperto il ruolo di senatrice nella precedente legislatura, in passato era stata anche vicepresidente della Provincia di Firenze. "È sempre stata in prima linea per combattere per i diritti e contro le disuguaglianze - è il commento del segretario del Pd Empolese Valdelsa, Jacopo Mazzantini - ha condotto battaglie per l'autodeterminazione della donna e per la cura dei più fragili. Capacità e visione politica che le è sempre stata riconosciuta nel suo partito, ma anche dagli altri esponenti di forze diverse".