Il Tirreno

Toscana

Mostro di Firenze: entomologi, larva 'arretra' la data del delitto del 1985

Jean Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot  uccisi dal "mostro di Firenze" a San Casciano Val di Pesa nel settembre 1985
Jean Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot uccisi dal "mostro di Firenze" a San Casciano Val di Pesa nel settembre 1985

Scienziati valutano foto mai viste sulla coppia dei francesi

20 maggio 2015
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FIRENZE.  Arretrare di almeno 24 ore la data dell'ultimo duplice delitto del Mostro di Firenze avvenuto a Scopeti (Firenze) nel settembre 1985: lo indicano le ultime valutazioni scientifiche possibili con le conoscenze attuali e fatte su fotografie mai viste. I due turisti francesi, Jean-Michel Kravechvili e Nadine Mauriot, quindi, non sarebbero stati trucidati la sera della domenica 8 settembre ma una o due sere prima. L'ipotesi era già emersa, ma oggi, con maggiori elementi, emerge in un reportage del documentarista Paolo Cochi, nel quale due entomologi forensi e tre medici legali che, in modo convergente, parlano della necessità di retrodatare questo delitto, le cui vittime furono trovate casualmente da un cercatore di funghi nel pomeriggio di lunedì 9 settembre. Cinque esperti - gli entomologi Simonetta Lambiase dell'università di Pavia e Stefano Vanin dell'università di Huddersfield nel Regno Unito e i medici legali Giovanni Marello di Firenze, Carlo Pietro Campobasso del Molise e Giuseppe Osculati di Varese), più il capo della Squadra anti mostro dell'epoca, Sandro Federico, ne parlano nel documentario. Un lavoro a cui i media fiorentini, tra cui La Nazione con un primo articolo e le emittenti Rtv 38 e Italia 7, stanno dedicando da qualche giorno vari approfondimenti.

Chiave-scientifica la formazione sui cadaveri di una larva che si manifesta a un primo stadio dopo 18 ore dalla morte e che viene depositata dalla cosiddetta mosca 'carnaria', che peraltro non depone uova di notte. Era nota la presenza dell'insetto sul cadavere della donna ma la questione fu liquidata perché il corpo era rimasto all'interno della tenda dove fu uccisa, e non all'aperto, dove invece rimase, dentro un rovo, il cadavere del compagno. Tuttavia la novità di oggi che gli scienziati hanno potuto visionare per la prima volta le foto del cadavere di Kravechvili, finora rimaste nel fascicolo processuale, e ne è emerso che la formazione delle larve è pressochè uguale in entrambe le vittime.

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"Esaminando le foto dei soggetti e leggendo la relazione autoptica bisogna necessariamente retrodatare l'evento delittuoso - afferma l'entomologa Simonetta Lambiase (Università di Pavia) - Il giorno più indicato per il delitto è sicuramente non oltre la notte tra sabato e domenica" ma "non possiamo escludere un evento precedente al sabato quindi con una prima ovoposizione la mattina del sabato". Giovanni Marello, medico legale di Firenze, rivela oggi una discordanza di punti di vista col professore Mauro Maurri, lo storico medico legale dei delitti del Mostro: "La discussione fu soprattutto sul fatto che in una tenda la temperatura aumenta molto e conseguentemente i fenomeni cadaverici si sviluppano con più rapidità. Ma eravamo in un bosco quantomeno a mezza ombra e c'era tutta una serie di elementi tra cui soprattutto l'entomologia cadaverica che deponeva per un'anticipazione al sabato". Spostare indietro il delitto di almeno 24 ore, o addirittura al venerdì precedente, significa far saltare - tra le varie ricostruzioni processuali - quella risultata dalla testimonianza del 'pentito' Giancarlo Lotti che accusò se stesso e i 'compagni di merende' Pietro Pacciani, Mario Vanni e Fernando Pucci. "Questo nuovo documentario dà una importante conferma scientifica a quanto facemmo già emergere esaminando il 'rigor mortis'", ha commentato l'avvocato della famiglie delle vittime francese, Vieri Adriani. Il regista Paolo Cochi ha tenuto a precisare che "il reportage si occupa della verità storica e non ha nessuna pretesa di influire sulla verità processuale". Per il delitto a Scopeti furono condannati nel marzo 1998 Lotti e Vanni, non Pacciani morto il mese prima.

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