Il Supertuscan Ronaldinho nasce sulle colline pisane: il fuoriclasse testimonial del suo vino
Ecco l’anteprima del rosso dedicato al campione brasiliano
The wine of the champions: il vino dei campioni. E che vino poteva essere il Gaucho, Ronaldo de Assis Moreira, per tutti Ronaldinho, se non un Supertuscan? I rossi toscani campioni dell’enologia internazionale che hanno portato il Granducato sul tetto del mondo. Due nomi su tutti: Sassicaia e Tignanello.
Da una collaborazione tra Fabio Cordella e Podere La Regola è nato il Supertuscan Ronaldinho: Cabernet Sauvignon, Sangiovese, Cabernet Franc. Due vitigni bordolesi e un toscano per eccellenza, annata 2021, con invecchiamento di 12 mesi in barrique francesi.
Il vino è stato presentato al Vinitaly nello stand della Regola, testimonial - ça va sans dire - Ronaldinho, uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, ex Milan, Paris Saint- Germain, Barcellona... il brasiliano di Porto Alegre campione del mondo con la Nazionale carioca nel 2002 e Pallone d’oro nel 2005. A 45 anni, l’esplosivo numero 10 ha ancora i capelli lunghi e i denti “da ciuchino”. È un imprenditore ma non ha perso la sua allegria contagiosa.
È stato accolto allo stand della Regola da Flavio Nuti (titolare dell’azienda con il fratello Luca Nuti) e dal figlio Valentino. Prima di dedicarsi ai selfie con chi non ha dimenticato i suoi gol spettacolari, Ronaldinho si è fatto fotografare con il suo vino. Che ha definito profondo ed esplosivo, proprio come lui. Grande appassionato di rossi.
«Abbiamo aderito volentieri al progetto “The Wine of The Champions” - racconta Flavio Nuti - ideato da Fabio Cordella, ex procuratore di calcio e vignaiolo lui stesso, in Puglia, da generazioni. Un’origine familiare che accomuna le nostre famiglie. Due anni fa abbiamo cominciato producendo una bottiglia dedicata ad Amauri, rosso Igt Metodo classico, annata 2019, vitigni Cabernet Sauvignon e Sangiovese. Quest’anno abbiamo presentato in anteprima il Ronaldinho». Amauri, anche lui calciatore brasiliano noto in Italia per aver giocato nella Juventus e militato in alcuni campionati minori. Poi lo “scoop” con il campione Ronaldinho.
Perché un’azienda come la Regola, cuore toscano con Dna etrusco, ha aderito all’idea di Cordella? «Ci è piaciuto lo spirito del progetto - spiega Nuti - che rappresenta un mix tra valori profondi come l’amicizia, il piacere di vivere e la passione per il vino che unisce una squadra di grandi campioni, dal campo di calcio alla vigna. Fabio Cordella, il fondatore del team, è un uomo di sport e discendente di una famiglia storica di viticoltori che sin dal 1911 allevano gli straordinari vigneti salentini».
La scelta di Ronaldinho? «Per noi è un onore dedicare un vino, un Supertuscan come la nostra Regola a un fuoriclasse come lui. Ogni vino parla del proprio campione in quanto ognuno di loro ha lavorato accanto agli enologi per realizzare il vino più vicino con il proprio carattere e le proprie aspettative gustative. Insomma, abbiamo iniziato una nuova partita, che non si gioca sul campo di gioco, ma nelle vigne e sulla tavola degli appassionati di vino, in tutto il mondo».
Nella homepage della cantina La Regola la sezione vini dei campioni compare a fianco dei vini d’autore (Strido, Regola, Beloro, Lauro...) e dei vini degli etruschi, a cui è dedicato il Somnium. I vigneti della Regola sorgono sulle colline di Riparbella, tra il mar Tirreno e Volterra, zona etrusca per eccellenza. Una nuova selezione di vini dalle etichette vivaci e taglio moderno che esprimono le linee della nuova cantina come costruzione moderna ed ecosostenibile mimetizzata con il paesaggio che la circonda, e per questo premiata dall’Unesco e dal Touring club per il suo inserimento in armonia con l’ambiente. E agli Etruschi è ispirata anche la cantina, affrescata dal pittore Stefano Tonelli.