Il Tirreno

Letteratura

A Paolo Giordano e al suo “Tasmania” il 51° Elba-Brignetti

di Giuseppe Boi
A Paolo Giordano e al suo “Tasmania” il 51° Elba-Brignetti

L’incoronazione dello scrittore a Portoferraio

10 settembre 2023
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Contemporaneità e sguardo verso il futuro. Sono le caratteristiche che accomunano l’Elba-Raffaello Brignetti al vincitore 2023. O meglio al “supervincitore” della 51ª edizione del Premio letterario che si è chiusa ieri a Portoferraio. Quest’anno, infatti, il comitato promotore ha deciso di premiare tutti i tre libri scelti dalla Giuria letteraria: “L’amore da vecchia” (Mondadori) di Vivian Lamarque, “Verità di famiglia”(La Nave di Teseo) di Sebastiano Mondadori e “Tasmania” (Einaudi) di Paolo Giordano. Proprio a quest’ultimo è andato il riconoscimento finale e il titolo di supervincitore assegnatoli nella cornice di Villa San Martino davanti a un pubblico di oltre 200 persone.

“Tasmania”, che ha nel titolo il nome di un’isola, è dunque il “re” dei libri dell’Elba di quest’anno. «Erano molti anni che non vincevo un premio con un romanzo ed è un segno incoraggiante rispetto a questo lavoro – ha dichiarato Paolo Giordano –. In particolare, il Brignetti è un premio letterario con una tradizione e un suo status peculiare, forse legato a doppio filo alla dimensione insulare dell’Elba: ossia un’intimità letteraria che si percepisce. Per me ha poi un significato particolare che il premio venga da una giuria presieduta da Ernesto Ferrero. Uno scrittore che ha un rapporto schietto con la letteratura. Lo conosco da anni e per me è stato non solo un punto di riferimento ma una guida».

A incoronare Giordano è stato il presidente del Comitato promotore Roberto Marini, durante la serata condotta da Attilio Romita, volto storico del Tg1 e ormai voce ufficiale dell’Elba Brignetti, accompagnato dalla madrina del Premio: l’attrice e imitatrice Gabriella Germani, a cui è stato assegnato un particolare riconoscimento dall’associazione albergatori elbani presieduta da Massimo De Ferrari.

Riconoscimenti tributati anche agli altri due vincitori di questa 51ª edizione, Vivian Lamarque e Sebastiano Mondadori, presenti ieri a Villa San Martino per la serata di gala.

Poi, naturalmente, il tributo finale al supervincitore e al suo libro. «In “Tasmania” vengono attraversate molte crisi contemporanee e del passato prossimo, ma è un libro sulla speranza – ha sottolineato Giordano –. Nel romanzo non c’è la volontà di fuggire dagli aspetti problematici, ma quella di costruire la speranza all’interno di queste crisi molteplici in un tempo che ha aspetti di difficoltà. “Tasmania” è del resto un titolo a doppio senso: è una soluzione di rifugio futuro, sebbene per pochi, ma anche un salto a un’idea personale e collettiva al tempo stesso. O meglio un salto spirituale verso quello che è questa Tasmania di libertà».

Alla bellezza del racconto si aggiunge poi la cifra letteraria sottolineata dalla Giuria letteraria e confermata dalla Giuria popolare. “Tasmania” è tanto un romanzo, quanto un reportage e un saggio: «Stili di scrittura che ho sempre praticato separatamente – ha concluso Giordano – e che in questo libro ho, fin dall’inizio, voluto unire».


 

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