Il Tirreno

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Cantine aperte, calici in alto: la degustazione in tutta la Toscana

di Irene Arquint
Cantine aperte, calici in alto: la degustazione in tutta la Toscana

Appuntamento partito da venticinque realtà toscane, allargatosi nel tempo a macchia d’olio lungo lo Stivale fino a interessare oltre 25mila aziende vitivinicole

26 maggio 2023
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Sempre più persone nel viaggiare cercano l’esperienza, vale a dire la possibilità di diventare protagonisti nelle attività delle mete scelte. Visitare le cantine, camminare fra le vigne, raccogliere l’uva in tempo di vendemmia sono alcuni esempi. Su questa idea, trent’anni fa, Donatella Cinelli Colombini inventò "Cantine aperte", la manifestazione che sabato e domenica in tutta Italia torna a spalancare le porte dei luoghi in cui si fa il vino. È questo un appuntamento partito da venticinque realtà toscane, allargatosi nel tempo a macchia d’olio lungo lo Stivale fino a interessare oltre 25mila aziende vitivinicole. Un modo che ha rivoluzionato l’accoglienza in luoghi fino a quel momento abbastanza gelosi dei propri segreti, dando vita a un modello di turismo unico al mondo teso ad accattivarsi turisticamente i distretti vocati alla coltura della vite, per un business che oggi vale oltre 2,5 miliardi di euro.

Di certo è cambiato il modo di percepire e vivere il vino, insieme alla sensibilità nell’accogliere e raccontare le cantine. Questo fine settimana, dunque, per due giorni, potremo andare a curiosare direttamente a casa di Bacco dove sono previsti pranzi e cene in cantina con piatti che esaltano il calice, spesso ingrediente principe della ricetta (come ad esempio nelle tre della pagina). A questi si aggiungono degustazioni di vino e altri prodotti del territorio, concerti, aperitivi al tramonto sui vigneti, passeggiate tra i filari, veri e propri trekking, incontri d’arte, pic nic tra le balze spiluzzicando panini gourmet e gelato artigianale da food truck allestiti all’occorrenza, sconti sugli acquisti e pacchetti soggiorno negli agriturismi. E poi assaggi di vecchie annate, verticali delle migliori stagioni.

L’elenco delle iniziative è nutrito e molto vario, consultabile on line sul portale www.mtvtoscana.com. Nella due giorni gli enoturisti viaggeranno all’interno del sistema delle cantine del Movimento Turismo del Vino Toscana tra denominazioni che si uniscono all’altra grande ricchezza: il territorio. Perché da noi borghi, pievi, case coloniche, vigne convivono in una magica armonia. Là dove vino, territorio, sapienza della tradizione e genius loci insieme forniscono un’emozione da vivere a 360 gradi.

Così, ad esempio, Fattoria La Leccia di Montespertoli apre ai visitatori anche la bottaia dove affinano le etichette più rappresentative e la spumantaia dove ha origine il Metodo Classico di casa, degustabile nella versione affinata 60 mesi sui lieviti. Fattoria di Vetrice di Pontassieve, invece, apre la vinsantaia, Tenuta di Castelfalfi a Montaione mette a disposizione di grandi e piccoli il suo parco avventura con i dieci percorsi sospesi sugli alberi dalle diverse difficoltà per oltre un’ora e mezzo di divertimento. Torraccia di Presura di Greve in Chianti per festeggiare le trenta primavere di "Cantine aperte" regala una bottiglia del suo Chianti Classico ai nati nel 1993 che ne acquisteranno almeno una, la maremmana Purovino offre degustazioni in terrazza con vista sull’isola del Gigli e Argentario, Le Mortelle a Castiglione della Pescaia fa scendere nelle cantine ipogee con barricaia incastonata nella roccia, da Giuseppe Marini a Pistoia domenica si assiste a una sfilata di trattori d’epoca fra le vigne e tiro con l’arco sotto la guida della campionessa italiana in carica (e vice campionessa del mondo 2022) Sabrina Vannini e del vice campione europeo 2021 Fedele Soria, la Tenuta di Artimino (Prato) ogni ora offre un tour in jeep nei vigneti, contest fotografici da Ricasoli a Gaiole in Chianti con in premio una magnum di Castello di Brolio 2015.

C’è proprio l’imbarazzo della scelta, in percorsi sempre diversi per offerta, storia, attrattive, bellezze naturalistiche. Varrebbe proprio la pena visitarle tutte.

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