Vecchietti star nel calendario del Rifugio del cane di Pistoia
La fotografa pratese Marina Barbati ha ritratto gli anziani animali, alcuni disabili, ospiti della struttura gestita dall’Enpa: un modo per aiutarli se non potete adottarli
Sherlock non vede da un occhio, mentre Brisca ne ha uno solo. Il nerone peloso Trento, invece, è paralizzato e vecchietto ma ha un’energia inesauribile e sta vivendo una nuova vita grazie al carrellino che lo fa muovere. Sono tre dei dodici amici a quattro zampe protagonisti del calendario 2020 del Rifugio del cane di Pistoia, gestito dall’Enpa che con questa iniziativa vuole sensibilizzare all’adozione di animali anziani.
Nell’almanacco, infatti, i quadrupedi fotografati sono tutti d’età avanzata, alcuni dei quali con disabilità più o meno gravi: significativamente proprio l’immagine di Trento è quella di copertina. Sono adorabili catorci anche alcuni dei gatti che incorniciano i mesi dell’altro calendario preparato per il 2020 dal Rifugio. Entrambi si possono acquistare nella sede di via Agati 5 a Pistoia, all’abituale banchino del mercato cittadino oppure nel corso dei vari eventi organizzati dal canile-gattile. Chi non è della zona può invece richiederne la spedizione scrivendo una mail ad adozionienpapistoia@gmail.com.
A ritrarre le bestiole è stata la pratese Marina Barbati, tra le poche e apprezzatissime specialiste – in Toscana e in Italia – di fotografia cinofila: a gennaio 2018 un suo scatto fu scelto da National Geographic tra i migliori del mese. Ritraeva la border collie Bess durante una gara di sheetdog, dove i cani da pastore si cimentano nel lavoro per il quale sono stati selezionati: radunare e controllare le greggi. Marina colse l’attenzione e la precisione di Bess, allora due anni, nel momento in cui radunava le pecore: un’immagine totalmente vera, in cui riuscì a fissare nell’obiettivo l’indole e la natura della border collie.
Così ha fatto con i cani e i gatti del Rifugio pistoiese, dove si è recata ogni settimana per familiarizzare con gli animali, seguita dall’educatrice volontaria Marina Garfagnoli, e poi scattare le foto, usate durante l’anno anche sulla pagina Facebook della struttura: un lavoro da lei svolto senza chiedere alcun compenso. Del resto a gratificare sono le stesse immagini, nelle quali ci si dimenticano le imperfezioni e l’età avanzata dei soggetti, mentre se ne vedono bellezza, vitalità, sensibilità, tenacia, dignità.
Esattamente ciò che volevano la fotografa e l’educatrice per rendere giustizia alla realtà del canile e sfatare l’idea che là ci siano solo quattro zampe impossibili da adottare. Ne è un esempio Gas, anziano terrier non vedente trovato per strada e mai reclamato da nessuno. Nonostante la sua storia dolorosa, non ha mai perso energia e positività e pochi mesi fa una coppia lo ha accolto in casa: ora è un vecchio cane cieco felice. Anche il corso Max, gigante dolce che nessuno voleva per la mole e l’apparente aggressività, ha trovato l’anima gemella sia umana che canina. Invece per Trento – un concentrato di tenerezza, forza e voglia di vivere – non è ancora arrivato qualcuno attento e sensibile che voglia e sappia prendersi cura di lui. Ma Garfagnoli e i volontari del Rifugio lo stanno aspettando. Come per Skerlock, Brisca, Kora, Zorro, Virginia, Juve, Macchia, Brandy, Nerino, Bobo, Chico, Vittoria – i protagonisti del calendario – e per tutti gli altri ospiti pelosi. —