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Vandalizzato il murale per Egonu, la Toscana sta con la pallavolista: «Ci sentiamo tutti Paola» – Video

di Francesca Bandinelli
Vandalizzato il murale per Egonu, la Toscana sta con la pallavolista: «Ci sentiamo tutti Paola» – Video

La Federvolley condanna l'opera imbrattata a Roma ma resta in silenzio. Dal presidente Giani alla sindaca di Montopoli: «È intollerabile»

13 agosto 2024
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Quel murale raffigurante Paola Egonu, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi nel volley femminile insieme a tutte le sue compagne e MVP, giocatrice di maggior valore anche nella finale giocata contro gli Stati Uniti, deturpato col colore rosa, a dispetto della sua pelle d’ebano, è stato una coltellata in pieno petto. Laika, l’artista che lo aveva disegnato davanti alla sede del Coni di Roma, in via Allegri, in pochi gesti, capaci di imprimere colore nel muro, ci aveva messo tutto dentro, il titolo: “Italianità”. Uno spray rosa ha rovinato tutto, anche la felicità che continuava ad aleggiare nell’aria, dopo aver visto le “sorelle d’Italia”, con Paola e Myriam Sylla, con la medaglia al collo. Stavolta, fa pure male di più. Perché Egonu, dopo la conquista del bronzo mondiale, a seguito di offese razziste si prese una pausa dalla Nazionale. La storia non ha insegnato niente.

Anche per questo, oggi, in Toscana, in tanti si sono sentiti Paola. La Federvolley, pur condannando il gesto, ha preferito non commentare, così come le compagne di squadra hanno fatto prevalere la linea del silenzio. La sindaca di Montopoli, Linda Vanni, che l’altra sera ha partecipato alla festa per Carlotta Cambi, oro olimpico di casa, non si nasconde: «Ci siamo uniti alla festa organizzata dalla famiglia della giocatrice, a cui tutta la comunità è legata ed è stato emozionante omaggiarla. Tra settembre e ottobre le conferiremo un attestato di pubblica benemerenza. È un qualcosa che ci viene spontaneo». Peccato solo per la coda arrivata da Roma, con la notizia del deturpamento dell’opera di strada appena nata. «È un evidente riferimento ai messaggi che certa politica sta portando avanti. Lo sfregio al murale è uno sfregio di chi vuole riportare l’Italia al medioevo. Il paese vero è altro: è quello che applaudito le nostre campionesse olimpiche».


Il coro di condanna è unanime e il presidente della Regione Toscana lo riassume: «Sono profondamente indignato per l'atto vile e razzista che ha deturpato il murale dedicato a Paola Egonu, un vero orgoglio italiano. Questo gesto rappresenta un affronto non solo a una grande atleta, ma all'Italia intera e ai valori che essa rappresenta. È vergognoso e intollerabile che simili comportamenti trovino appoggio anche nelle dichiarazioni di alcuni rappresentanti delle istituzioni, che dovrebbero essere un esempio nel promuovere inclusione e rispetto. Il razzismo non deve avere posto nella nostra comunità, e continueremo a combatterlo con determinazione. Paola, siamo con te». C’era anche lui alla festa per Carlotta Cambi, a Montopoli: «È stata un’esperienza emozionante vedere l’affetto e l'entusiasmo con cui la comunità di Montopoli ha celebrato la vittoria di Carlotta, testimoniando quanto le sue radici siano fortemente legate a questa terra. La sua vittoria non è solo un trionfo personale, ma un motivo di vanto per tutta la nostra regione». Il capitano della squadra maschile Simone Giannelli, sui social, rivolgendosi a Egonu ha poi concluso: «Senza cuore e senza dignità, non ti curar di loro».

 

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