Gabriele e Diana, nello skeet è un oro tutto toscano: quello sguardo al cielo “cercando” il sorriso di babbo Bruno
Lui ha 29 anni ed è di Ponte Buggianese, lei ne ha 41 è nata in Umbria ma cresciuta in provincia di Siena: primi nella competizione a squadre miste
PONTE BUGGIANESE (PISTOIA). La storia di un trionfo. La storia di un pomeriggio che collega presente e passato. Tra lacrime di gioia e una spruzzata di dolore: perché con babbo accanto sarebbe stato sicuramente tutto più bello. La Toscana si gode la seconda medaglia d’oro ai Giochi di Parigi 2024. La porta a casa Gabriele Rossetti, 29 anni, di Ponte Buggianese, che nel pomeriggio di lunedì 5 agosto vince il metallo più prezioso nella gara di skeet – tiro a piattello – in coppia con Diana Bacosi. Quello di Gabriele è un successo che vola dritto verso il cielo. Lassù, dove babbo Bruno sarà sicuramente fiero di lui. Purtroppo non potrà abbracciarlo, perché dopo aver intravisto il suo talento e averlo avviato alla disciplina, se ne è andato nel 2018. Lo sguardo di Gabriele per un attimo va lassù, nel cielo di Parigi.
Chi è il talento di Ponte Buaggianese
Gabriele ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016 si mette al collo la medaglia d’oro nello skeet, ottenendo la seconda medaglia olimpica di famiglia a 24 anni di distanza dal bronzo di Barcellona 1992, vinto proprio da papà Bruno: colui che ha il grosso merito di introdurlo alla disciplina quando è solamente un ragazzino, e di essere il suo primo allenatore. Prima di iniziare a sparare pratica altri sport, su tutti il tennis e il calcio, discipline di cui è tuttora appassionato. Dopo aver vinto tutto tra gli juniores, riesce ad imporsi subito anche tra i senior sia nelle gare individuali che nel mixed conquistando, tra le altre cose, i titoli mondiali a Mosca 2017 e a Lonato due anni dopo, quello europeo nel Osijek nel 2021, oltre a diverse Coppe del mondo.
I successi, tuttavia, non intaccano la sua determinazione; anzi, creano in lui un enorme senso di responsabilità, facendolo maturare sia come atleta che soprattutto come persona. Quando non è in gara si allena quasi tutti i giorni al Tiro a volo di Pieve a Nievole che era gestito da papà e da mamma Isabella. Se è arrivato così in alto, nella sua crescita c’è anche la mano e l’esperienza di Andrea Benelli, il commissario tecnico della Nazionale, fiorentino, che, dopo la straordinaria carriera nella quale ha vinto tutto oggi guida la squadra azzurra nel migliore dei modi. Perfezionista e determinato, oltre alla preparazione fisica Gabriele cura a fondo anche quella mentale perché quando uno arriva a sparare i piattelli decisivi non può permettersi la minima flessione. E Gabriele nella finale olimpica a squadre miste è rimasto freddo, lucido e determinato, andandosi a prendere l’oro.
Diana e la passione per la caccia
I piattelli hanno sempre fatto parte della vita di Diana Bacosi, 41 anni, di Città della Pieve, sin da piccola. Alle Olimpiadi di Rio ha conquistato la medaglia d’oro in un’entusiasmante testa a testa con Chiara Cainero in quella che è stata ribattezzata la sfida tra le mamme azzurre. Infatti nel corso della sua carriera Diana ha saputo anche interrompere l’attività durante la gravidanza, certa però di tornare successivamente a sparare con nuovi stimoli e quel sogno olimpico che è poi riuscita a realizzare. Due volte campionessa mondiale, a Lonato 2019 e Osijek 2022, medaglia d’argento ai Giochi di Tokyo. Il suo 2024 è iniziato nel modo migliore: sulle pedane di Lonato del Garda, a maggio, dopo l’argento del 2023, ha conquistato infatti il suo primo titolo europeo sbaragliando la concorrenza con 56 piattelli su 60, regolando in finale la francese Lucie Anastassiou (argento con 51) e la ventenne russa Daria Turulo (bronzo con 41), ai nastri di partenza come atleta individuale neutrale. Ha poi vinto anche l’argento nella prova a squadre insieme a Simona Scocchetti e Martina Bartolomei con lo score di 350, preceduta dalla Slovacchia (352) ma davanti a Cipro (349), e si è ripetuta, sempre a Lonato, vincendo a giugno la Coppa del mondo, ultimo test prima dell’Olimpiade francese. Pur essendo umbra di nascita è toscana a tutti gli effetti in quanto la famiglia è di Cetona, in provincia di Siena, dove vive da sempre e dove anche lei ha abitato e ritorna nei momenti liberi essendosi trasferita a Roma nel 2005 dopo l’arruolamento nell’Esercito. Si è avvicinata al mondo del tiro grazie alla passione del padre Stanislao per la caccia e nel 2004 ha partecipato per la prima volta agli Europei vincendo l’argento nello skeet a squadre.