Imputato Italvolley, alzatevi
Il presidente Manfredi dopo il mancato pass olimpico: troppi errori, riflettiamo. Mazzanti a rischio: i rumors accreditano il ritorno di Julio Velasco e di Paola Egonu
ROMA. «C’è grande amarezza per non aver sfruttato l’occasione di qualificarci direttamente ai Giochi Olimpici. Il bilancio stagionale della nazionale femminile è senz’altro negativo e di questo dobbiamo prendere atto. È innegabile che quest’anno diverse cose non abbiano funzionato». Questo il commento del presidente federale Giuseppe Manfredi al termine del torneo preolimpico. Con la sconfitta contro la Polonia a Lodz, la nazionale femminile non è riuscita a ottenere il pass diretto per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. «Se nelle scorse stagioni abbiamo ottenuto diversi successi e quindi tanti elogi, adesso è giusto accettare le critiche: questa è la legge del mondo dello sport. Nel 2022 a conclusione del Mondiale affermai che ritenevo la stagione positiva, in virtù del bronzo iridato e della vittoria della Volleyball Nations League, quest’anno invece devo ammettere, altrettanto chiaramente, che sono stati commessi degli errori. Fin dai prossimi giorni, insieme al Consiglio Federale, analizzeremo nel dettaglio quanto accaduto e lavoreremo con lo scopo di trovare in tempi brevi la soluzione migliore per superare questo momento complicato. La qualificazione per i Giochi di Parigi 2024 è ampiamente alla nostra portata e per la nuova stagione l’obiettivo della Fipav sarà certamente quello di riprogrammare su nuove basi e con accuratezza tutta l’attività azzurra, per permettere alla nazionale femminile di tornare ai vertici del volley mondiale», ha concluso.
Dopo il ko in terra polacca, i rumors si sono fatti sempre più insistenti: l’avventura da commissario tecnico di Davide Mazzanti sarebbe arrivata al capolinea, si parla di un clamoroso ritorno di Julio Velasco e del rientro in squadra di Paola Egonu. «Essendo stato dentro a tanti spogliatoi per tanti anni, so bene che da fuori si tende sempre ad avere la soluzione più semplice che tendenzialmente è sempre la più sbagliata – il parere di Mauro Berruto, ex ct della nazionale maschile –. Perché questa tendenza a tornare al passato? Perché il mondo, non solo quello dello sport, è pieno di post-veggenti. Sono quelli che finita la partita ti dicono esattamente quello che bisognava fare per vincerla. L'allenatore invece fa un lavoro al contrario, immaginando prima che quello che sarà. Per un post-veggente, e questo vale per i tifosi, allenatori da social e opinionisti, la sicurezza di quello che è già vissuto è attrattiva, ed è la soluzione più comoda. Nulla comunque da togliere a Velasco. Ma posso solo dire che piacerebbe molto vedere Mazzanti vincere una medaglia olimpica con la sua squadra a Parigi. Mentre qualche volta può anche capitare con qualche giocatore che inconsciamente giochi per dimostrare un problema, quella cosa a un allenatore non può capitare perché è il primo e unico responsabile a pagarne. Nessuno fa una scelta per perdere. Mazzanti è un allenatore che stimo e sarà il primo a non essere contento e il primo a pensare come raggiungere l'obiettivo che è quello di qualificarsi per i Giochi».